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Attualità venerdì 24 luglio 2015 ore 17:30

24 luglio 1944, la città non dimentica la storia

Celebrazioni istituzionali. Il sindaco Barnini: "Una data essenziale del nostro sentirsi empolesi". L'assessore Caponi: "Empoli è testimone di pace"



EMPOLI — Il Comune ha ricordato questa mattina (venerdì 24 luglio) l'eccidio del 24 luglio 1944, quando 29 cittadini empolesi furono uccisi dall'esercito nazista.

"Empoli non dimentica la propria storia ed è testimone di pace - così l’assessore alla cultura con delega alla memoria Eleonora Caponi -. Mi piace citare le parole del sindaco, espresse ieri sera in consiglio comunale, il primo cittadino ha definito il 24 luglio del ’44 una data essenziale del nostro sentirsi empolesi".

La mattinata è iniziata alle 9 con la celebrazione da parte del Proposto don Guido Engels della messa in suffragio dei caduti nella Collegiata di Sant’Andrea, in piazza Farinata degli Uberti, alla presenza di alcuni rappresentanti della giunta comunale, del presidente del Consiglio comunale Roberto Bagnoli, rappresentanti delle Forze dell’Ordine sempre vicini e presenti – Polizia, Carabinieri, Polizia stradale, Guardia di Finanza, Polizia Municipale – e le associazioni dei carabinieri, dei combattenti e reduci, ANPI, ANED, ANPPIA, con il Cavalier Dario Del Sordo, Sauro Cappelli e Paolo Baggiani, ha presenziato anche Renato Colombai, direttore della Asl 11 di Empoli.

Don Guido Engels ha parlato della missione che ha ricevuto la Città di Empoli.

"Non siamo distruttori ma - ha detto don Guido – attori di un progetto nuovo in cui prevale il bene comune, il bene di tutti. Siamo qui presenti per ricordare i nostri fratelli che hanno dato la vita affinché le guerre potessero terminare e trionfasse la pace. Nel ricordare questi martiri lasciamo un segno, consapevoli di quanto la memoria sia importante per l’identità di un popolo. Abbiamo il compito di seminare la pace e la città di Empoli, da sempre, ha cercato la via del dialogo, riuscendo a sollevarsi nei momenti di difficoltà, unita nei valori e nel progetto di costruzione di un mondo fondato sulla fraternità".

Dopo la messa, il corteo con in testa il gonfalone comunale ha raggiunto piazza 24 luglio e l'assessore Caponi, a nome dell'amministrazione comunale, ha deposto una corona di alloro alla lapide che reca scolpiti nel marmo i nomi dei 29 civili empolesi uccisi per rappresaglia.

L’assessore ha esordito ringraziando tutti i presenti, "le forze dell’Ordine, le associazioni combattentistiche e i reduci" e ha proseguito rifacendosi ha quanto detto in precedenza da don Guido. "La chiesa di Empoli non si è mai fermata davanti al ricordo. Ci ha aiutato sempre a ripercorrere la storia. In Consiglio Comunale, il nostro sindaco Barnini ha sottolineato quanto il 24 luglio sia una data essenziale del nostro sentirsi empolesi. Come amministrazione proviamo a non limitarci alle celebrazioni, ma anche ad avere cura del luoghi della memoria. In questa direzione è da intendersi il progetto di riqualificazione di questa piazza, che prevede la nascita di un Corridoio della Memoria, per non dimenticare tutta quella storia di cui questi luoghi sono stati cornice. Sarà questo il nostro dono per le future generazioni"



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