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Attualità martedì 14 aprile 2015 ore 15:39

25 Aprile, il programma delle iniziative

In occasione del 70° anniversario della Liberazione sono previsti appuntamenti con le scuole, una mostra, uno spettacolo e la scoperta di una targa



CASTELFIORENTINO — Un 25 aprile “di ieri, di oggi e di domani”. Il ricordo del passato ma con un occhio puntato sul presente: perché è ai giovani che viene consegnato il testimone per tenere in vita la memoria e quei valori da cui ha avuto origine la nostra democrazia. E’ con questo spirito che il Comune di Castelfiorentino si appresta a celebrare la festa del 25 aprile, che quest’anno coincide con il 70° anniversario della Liberazione e contempla pertanto un nutrito calendario di iniziative.

Due sono gli appuntamenti in programma con le scuole: giovedì 16 aprile, all'Auditorium Enriques alle 11.00, ci sarà la proiezione di un film-documentario di Stefano Ballini “La brezza degli angeli”, incentrato sulle stragi nazifasciste commesse in Toscana ed Emilia Romagna nel 1944. Martedì 21 aprile, sempre nell’auditorium dell’Enriques alle 11, è prevista la premiazione del Concorso “Come vedo il 25 aprile” rivolto a studenti e giovani ANPI, cui hanno aderito anche i Comuni di Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi e San Gimignano.

Sabato 25 aprile prenderanno il via le celebrazioni per il 70° anniversario della liberazione. Oltre al consueto pranzo partigiano presso il Circolo Arci Puppino nel pomeriggio si svolgerà il tradizionale corteo, prima automobilistico, poi a piedi nel capoluogo, per la deposizione a cippi e monumenti, cui seguirà il concerto della Filarmonica “G. Verdi”. Dopodiché è prevista la cerimonia di scopertura di una targa dedicata ai volontari che il 3 febbraio 1945 partirono da Castelfiorentino per combattere sulla Linea Gotica contro i tedeschi. Un evento memorabile: furono infatti 119 i giovani che si ritrovarono una fredda mattina d’inverno, con un entusiasmo incontenibile, di fronte al Teatro del Popolo, per salire su dei grossi camion militari che li avrebbero condotti a Firenze e poi a Cesano. Di questi 119 volontari, ben 73 erano di Castelfiorentino, e alcuni di loro non esitarono a falsificare la carta di identità pur di essere arruolati.

Alle 17.45, infine, è prevista l’inaugurazione di una mostra storico-documentaria dal titolo “Castelfiorentino dalla guerra alla libertà”, che ripercorre i momenti più significativi vissuti dalla comunità castellana fra il 1942 e il 1946. Dalle sconfitte militari (emblematica la tragedia dell’Armir) che determinarono il crollo del regime di Mussolini, alla ripresa dell’attività antifascista. Dall’8 settembre alla resistenza, esaminata per la prima volta in una triplice veste: resistenza interna, con l’attivismo del CLN e i partigiani di Castelfiorentino, resistenza all’estero (l’esperienza dei militari castellani con l’esercito di Tito), e infine resistenza “senz’armi”, i militari che furono internati nei campi di concentramento in Germania. Una parte significativa della mostra è dedicata ai bombardamenti del gennaio-luglio 1944 e alle vittime civili di Castelfiorentino, nel cui ambito vengono approfonditi per la prima volta tre episodi emblematici, con foto inedite: l’uccisione dei fratelli Gori di Meleto, quella di Leonello Firenzani (ad opera dei tedeschi) e la strage di Quercecchio, quest’ultima provocata dal fuoco di artiglieria degli alleati. Un’altra sezione è riservata alla partenza dei volontari (3 febbraio 1945) mentre nell’ultima parte saranno esposte tutte le opere più significative che hanno scandito le varie edizioni del Concorso “Come vedo il 25 aprile” dal 2009 ad oggi. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 3 maggio.

Martedì 28 aprile, infine, spettacolo al Teatro del Popolo dal titolo “Tornando a casa”, che ripercorre l’odissea di Alberto Pallecchi, uno degli ultimi superstiti dell’ARMIR (divisione “Cosseria”) che oggi ha 93 anni e vive a Castelfiorentino. Un uomo che è riuscito a sopravvivere alla guerra, alla marcia del davaj (di notte a -40°) e infine al lager di Tambov, dove morirono più di 8.000 soldati italiani.

“Sono cresciuto con i valori della Resistenza – ha sottolineato il sindaco Alessio Falorni – e per me il 25 aprile è una data importante, fondamentale. Come Comune di Castelfiorentino ci siamo impegnati a fondo per approntare un programma ricco e completo, anche tenuto conto che si tratta del 70° anniversario della Liberazione. Abbiamo voluto raddoppiare le iniziative dedicate alle scuole, perché siamo convinti che gli studenti rappresentino gli interlocutori quasi naturali per coloro che lottarono per la nostra libertà, e abbiamo cercato di allargare il contesto storico della Resistenza alle vittime civili della guerra, persone normali che furono uccise a sangue freddo oppure ebbero la sfortuna di trovarsi nel punto sbagliato al momento sbagliato. Abbiamo voluto, infine, dedicare una targa ai volontari che partirono il 3 febbraio da Castelfiorentino, che credo rappresenti uno dei momenti più belli di quella rinascita nazionale che culminò con la Liberazione e l’avvento della Repubblica. All’interno della mostra, i loro sguardi sono stati colti con una lente di ingrandimento, e non in modo casuale. E’ infatti da quella determinazione e da quell’entusiasmo che occorre ripartire se davvero vogliamo cogliere lo spirito più autentico del 25 aprile, quello che ci hanno insegnato i nostri nonni e le persone che sono riuscite a ricostruire l’Italia dopo una serie interminabile di devastazioni e di tragedie.”

“Un’ultima considerazione – ha concluso il sindaco – mi sia consentito di fare sui costi dell’intero programma. Tutte le iniziative con le scuole (Concorso e iniziativa del 16 aprile) e la mostra al Ridotto del Teatro sono state realizzate a costo zero. Le uniche spese che abbiamo avuto riguardano la targa per i volontari e il contributo alla Filarmonica “G. Verdi”. Mi sembra una cosa non da poco dimostrare che si possono organizzare cose belle anche in momenti di ristrettezze economiche come l’attuale; in un certo senso, lo spirito della democrazia e della Resistenza si può ritrovare anche in questo”.


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