Ancora 15 giorni per la mostra impossibile

La rassegna sul Genio di Leonardo allestita nella chiesa di Santa Croce resterà aperta fino a metà mese, grazie all'accordo raggiunto tra Comune e Rai

VINCI — Il Comune e la Rai, proprietaria delle opere esposte, hanno trovato l’accordo per mantenere nella città del Genio l’esposizione ancora per due settimane oltre la fatidica data del 31 ottobre, in origine prevista come data di chiusura.

“Abbiamo cercato questo periodo di proroga – sottolineano soddisfatti il sindaco Giuseppe Torchia e l’assessore alla cultura Paolo Santini - per facilitare la visita alle tante scolaresche del territorio e non solo che ancora non sono riuscite a programmare il viaggio a Vinci, ma anche per consentire a tutti i ritardatari di godersi, seppur all’ultimo tuffo, le riproduzioni delle opere leonardesche in alta definizione esposte”.

In realtà, la mostra potrebbe rimanere per un periodo molto più lungo. Tutto dipenderà dalla Rai.

“Abbiamo già individuato la possibile collocazione della mostra in modo che possa rimanere a lungo a Vinci – spiegano Torchia e Santini – e da mesi stiamo lavorando, nel silenzio come si conviene e senza proclami, per individuare la location più adatta e dignitosa, magari dislocata su un percorso di visita alle istituzioni culturali di Vinci e dintorni che abbiamo intenzione di valorizzare nei prossimi mesi. In ogni caso cogliamo l’occasione per rassicurare tutti quelli che hanno a cuore il fatto che la mostra rimanga a Vinci e magari si cimentano in proposte fra le più varie e curiose: sulla eventuale collocazione della mostra, speriamo per un prestito lungo di molti mesi o addirittura di qualche anno - ma questo dipenderà solo e soltanto dalla Rai, già interpellata da mesi - dopo aver accuratamente valutato tutti gli aspetti, deciderà l’amministrazione comunale di Vinci”.

Intanto la mostra, dal giorno di apertura del 10 luglio scorso, ha totalizzato quasi 60mila ingressi e gli incassi hanno già da tempo coperto i notevoli costi del noleggio richiesti da parte della Rai.

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