Botta e risposta su Tari, Tasi e Imu

EMPOLI — I consiglieri del partito democratico sostengono che con  queste scelte si affermano i principi di equità e redistribuzione, utilizzando il bilancio in modo dinamico rispetto ai reali bisogni dei cittadini. Il partito di maggioranza evidenzia inoltre come la scelta di concentrare la pressione fiscale sulla rendita non produttiva ha consentito di prevedere un sistema di esenzioni e detrazioni di cui beneficerà il 65% delle famiglie. 

Nella stessa nota il partito democratico accusa i gruppi di opposizione di aver presentato due emendamenti con il solo obiettivo di farseli respingere per avere così "la scusa" per non votare a favore della manovra e difende la decisione di non averli votati esprimendo contrarietà alla proposta di equiparare la tassazione sugli immobili di banche e assicurazioni a quella sugli immobili sfitti di un cittadino qualsiasi.

Quanto alla richiesta delle opposizioni di "predisporre un percorso di approfondimento " sulla gestione di Publiservizi, il partito democratico rivendica la proposta di far gestire questo percorso di approfondimento dalla prima commissione consiliare, presieduta dal consigliere di opposizione Alessandro Borgherini.

Sulla delibera approvata in consiglio comunale prende posizione anche FabricaComune. Le consigliere comunali Dusca Bartoli e Lisa Lavoratorini, pur riconoscendo che la manovra contiene elementi positivi, specialmente nelle parti nelle quali si sostengono i soggetti più deboli e il sistema produttivo, ritiene che questi elementi siano stati portati avanti con eccessiva timidezza.  Dubbi vengono esposti sulla scelta di stabilire le detrazioni esclusivamente in base alla rendita catastale degli immobili, ritenuta necessariamente rappresentativa del suo effettivo valore e delle condizioni effettive delle famiglie. Rilievi inoltre vengono fatti sulla quantità di paletti messi dall'amministrazione comunale, per l'accesso alle esenzioni da parte di pensionati con pensioni minime e lavoratori in difficolta: FabricaComune ritiene che con questi paletti i reali beneficiari saranno veramente pochi. In particolare le due consigliere comunali criticano duramente la regola che per la quale, per accedere all'esenzione, il disoccupato o il cassintegrato con un reddito inferiore a 7500 euro non debba aver lavorato neppure un giorno nel 2014. Una regola che FabricaComune definisce assurda.

Sugli emendamenti presentati in consiglio e respinti dalla maggioranza Bartoli e Lavoratorini parlano del solito muro della maggioranza sui provvedimenti proposti dalle opposizioni e auspica che nei prossimi sia possibile creare, all'interno del consiglio comunale, un clima di dialogo e di ascolto reciproco.

Anche il gruppo consiliare Ora di Cambia interviene sulla manovra fiscale approvata sostenendo che questo intervento cambia poco per le tasche dei cittadini. In particolare i consiglieri del gruppo di opposizione puntano il dito sulle disposizioni relative alla Tari (Tassa sui rifiuti), sostenendo che sarebbe stato possibile tornare ad una tariffa puntuale e definendo eccessivi gli otto milioni l'anno necessari per garantire il servizio di porta a porta.

Più in generale i consiglieri di Ora si Cambia puntano il dito sull'indeterminatezza su come si arriva alla determinazione delle tariffe, ma anche sui servizi indivisibili della Tasi e sui costi industriali di Publiambiente sulla Tari. Difficoltà a causa delle quali, sostengono, si espone il Comune al rischio di ricorsi di famiglie e imprese.

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