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Attualità mercoledì 14 giugno 2017 ore 17:30

"Manca un regolamento per gestire gli animali"

Castello a Sinistra lamenta la mancanza di regolamentazione in ambienti privati e non, come nelle colonie feline riconosciute dal Comune



CASTELFIORENTINO — "Come mai a Castelfiorentino manca ancora un regolamento per la gestione degli animali di affezione, in colonie o in case private?" La domanda è sollevata dal gruppo consiliare Castello A Sinistra. "Stiamo portando avanti, tramite contatti, lavoro personale e discussione con gli appositi uffici del Comune - spiegano dal gruppo - la redazione di una regolamentazione comunale per la gestione degli animali d’affezione in ambienti privati e non (ad esempio nelle colonie feline riconosciute dal Comune stesso). Regolamentazione presente in tutti i comuni limitrofi ma assente solo nel nostro. Forse amministrazione e ProCiv ritengono quello delle colonie feline una cosa minima o un non-problema, ma si sbagliano di grosso. 

"L’assenza di tale regolamentazione pesa sulla vita di tutti i giorni: a Castelfiorentino ci sono diverse colonie feline, tra la campagna e il paese, gestite da cittadini volenterosi o lasciate a se stesse, e nella maggior parte dei casi gli animali non sono sterilizzati. L'importanza di questa situazione è grave: ogni anno da una gatta non sterilizzata possono nascere fino 70 gattini, da cui, in media, nello stesso arco temporale nasceranno qualche migliaio di cuccioli".

"Il motivo per cui non vediamo tanti animali per le strade, è l'altissima mortalità infantile, causata da infezioni e investimenti. In più, una colonia non sterilizzata e non ben gestita porta sporcizia, trasmissione e diffusioni di malattie virali (da gatto a gatto), e rilascio di zoonosi (da gatto a uomo), mentre una colonia sterilizzata e gestita in maniera corretta e consapevole impedisce nuove morti e mantiene la salubrità".

"Se il buon senso non basta per agire, la legge nazionale 281-91 e la legge regionale 59-2009 dicono che Asl e Comune devono farsi carico di questi animali e della loro sterilizzazione, in special modo nelle zone residenziali e in prossimità di ospedali, case di cura, eccetera. Detto in breve: ciò non avviene a Castelfiorentino".

"Manca informazione ai cittadini - proseguono da Castello a Sinistra - spesso non si conoscono i problemi causati dalla non sterilizzazione, e non si conosce nemmeno che, per legge, esiste la possibilità di far sterilizzare i gatti randagi gratuitamente. Per chi è invece cosciente della necessità di queste azioni, la sterilizzazione dei gatti diventa un’epopea che spesso non trova nemmeno conclusione: il Comune obbliga i singoli cittadini che vogliono chiedere la sterilizzazione dei gatti randagi a segnarsi come tutori delle colonie feline".

"Difficile che qualcuno si prenda l’impegno, perché le colonie non sono organizzate né c’è mai stata la volontà delle varie amministrazioni di aiutare privati o associazioni nella gestione. Quindi, il Comune passa l'incarico della cattura dei gatti alla ProCiv, che non ha personale preparato, e può lasciare passare mesi prima di agire, oppure non rispondere nemmeno alle domande di sterilizzazione".

"Dovrebbe invece bastare una segnalazione dell'esistenza spontanea di una colonia per far partire le sterilizzazioni. Dovrebbe esistere una convenzione veterinaria locale e un servizio di recupero 24h. Dovrebbe esistere un numero di telefono da chiamare in caso di emergenza. E queste mancanze per quale motivo? A nostro parere, perché manca da parte del Comune una regolamentazione e il riconoscimento di un’associazione di cittadini preparati che si occupi delle colonie feline".

"Quindi sembra mancare, a monte di tutto ciò, la volontà dell’amministrazione (di quelle precedenti e di quella attuale) di occuparsi di un problema che altrove viene risolto in maniera semplice. Membri della nostra lista hanno fatto richiesta due volte: un paio di anni fa, ci vollero 6 mesi prima che la ProCiv raccogliesse i gatti segnalati, quest’anno non è stata ancora eseguita la cattura richiesta a inizio aprile. Queste tempistiche non sono accettabili, poiché in 6 mesi una gatta non sterilizzata partorisce due o tre volte". 

"Non è piú possibile delegare a pochi volenterosi, spesso ad anziani di tanta buona volontà ma scarsa preparazione, il benessere dei gatti e delle nostre strade.C’è bisogno di un regolamento a protezione delle colonie e dei cittadini e di un’associazione (senza fini di lucro e condivisa dall’istituzione stessa) di persone ben preparate sull’argomento, alla quale il Comune deleghi la gestione delle colonie" concludono dal gruppo consiliare.


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