Castelfiorentino gioisce per il patto con l'Islam

Soddisfazione del Comune di Castelfiorentino, che già aveva promosso lo scorso anno un "laboratorio" per approfondire il dialogo interreligioso

CASTELFIORENTINO — Un passo in avanti concreto sulla via del dialogo interreligioso, basato su diritti e doveri, trasparenza, rispetto reciproco, accettazione dei comuni valori della convivenza democratica, che trovano la più alta espressione nella Costituzione Repubblicana. E' con soddisfazione che il Comune di Castelfiorentino ha accolto la firma - resa nota due giorni fa dal Viminale - del "Patto nazionale per un islam italiano , espressione di una comunità aperta, integrata e aderente e ai valori e principi dell'ordinamento statale", sottoscritto dalle principali associazioni e organizzazioni islamiche presenti sul territorio nazionale, in rappresentanza di circa il 70 per cento della popolazione di fede musulmana che attualmente vive in italia.

Un documento fondamentale, redatto con la piena collaborazione del consiglio per i rapporti con l'islam italiano (e recepito dal ministero dell'Interno), che enumera una serie di impegni reciproci, fra mondo associazionistico islamico e ministero degli interni, nonché gli altri livelli di Governo, volti a implementare una realtà di convivenza civile e pacifica, ispirata agli ideali democratici dello Stato Italiano.

Tra i punti salienti, la formazione per gli imam e per le guide religiose, preludio di un vero e proprio albo degli imam, l'impegno "affinchè il sermone del venerdì sia svolto o tradotto in italiano"; la "trasparenza nella gestione e documentazione dei finanziamenti", a fronte dell'impegno da parte del Ministero degli Interni nel cercare di favorire percorsi di integrazione delle comunità islamiche, attraverso la promozione di esperienze territoriali virtuose, nonché la possibilità di replicare l'esperienza dei "tavoli interreligiosi" all'interno dei Consigli territoriali per l'immigrazione delle Prefetture, in modo da offrire un tavolo di diretto dialogo con le istituzioni locali.
Un aspetto che sta particolarmente a cuore a Castelfiorentino, dove il Comune aveva già lanciato nell'aprile scorso l'idea di un "laboratorio culturale" basato sul confronto, il dialogo interreligioso, il rispetto reciproco di diritti e doveri.

"Il patto - osserva il Sindaco, Alessio Falorni - rappresenta un passo avanti verso la concretizzazione di un rapporto istituzionalizzato e virtuoso con le comunità islamiche, sviluppato alla luce della Costituzione Italiana, posta a preambolo del patto stesso, a rimarcare l'importanza che tali valori hanno nella creazione di percorsi di convivenza democratica."

"Anche Castelfiorentino - prosegue Falorni - si prepara ad accogliere in maniera fattiva le indicazioni contenute nel Patto, dando seguito al progetto di dialogo interreligioso iniziato nell'Aprile del 2016. Proprio in virtù della corposa comunità islamica castellana, costituita in realtà associative e partecipe della vita cittadina, riteniamo doveroso che siano comuni come il nostro ad essere tra i primi in tutta Italia a far proprio il patto. Stiamo già lavorando con alcuni esperti del settore proprio in tal senso, organizzando un grande evento di dalogo interreligioso in primavera."

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