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Attualità giovedì 24 agosto 2023 ore 19:00

Eccidio del Padule, il ricordo delle 174 vittime

Da sinistra: il presidente Giani, il sindaco Spinelli, la console Welter e il presidente del Consiglio regionale Mazzeo

Commemorazione a Massarella per ricordare i morti della strage nazista del 1944. Giani: "La nostra Regione ha sofferto 4.500 vittime"



FUCECCHIO — Una rappresentazione teatrale, i ricordi e la commozione. Il 79° anniversario dell'eccidio del Padule, la strage perpetrata dai nazisti nell'estate del 1944 che fece 174 vittime in gran parte donne, bambini e anziani nel territorio compreso tra i Comuni di Cerreto Guidi, Larciano, Monsummano Terme, Ponte Buggianese e, appunto, Fucecchio, ha visto un'ampia partecipazione di istituzioni, associazioni e cittadini.

La barbarie che si abbatté all'alba di quel giorno è stata riportata alla memoria dallo spettacolo Diciassette proiettili la trafissero nel petto, ideato e diretto dalla regista Firenza Guidi e realizzato dagli attori della compagnia Elan Frantoio. La rappresentazione si è ispirata alle vicende della giovane Alessandra Settepassi, figlia di una famiglia fiorentina benestante, che amava trascorrere le vacanze nella fattoria di famiglia in Padule. Venne uccisa, allora diciassettenne, dai nazisti con 17 colpi di arma da fuoco.

La commemorazione tenutasi a Massarella, tra piazza Sette martiri e il parco della Rimembranza, è stata prima introdotta dalla messa nella Pieve di Santa Maria, officiata dal vescovo di Pescia, monsignor Roberto Filippini. Quindi, si sono tenuti gli interventi del presidente della Regione, Eugenio Giani, del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, della console della tedesca in Italia, Susanne Welter, e del presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo.

"Quando parliamo dell'eccidio del Padule parliamo di una delle stragi più efferate commesse dai nazisti, con la complicità dei fascisti di casa nostra - ha ricordato Giani - in Toscana avemmo 4.500 vittime. La Regione, per sottolineare i valori di libertà e democrazia che riconquistammo, ha voluto inserire nel suo Gonfalone l'immagine del Pegaso, il cavallo alato simbolo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale".

"Compito delle istituzioni è quello di diventare amplificatori di memoria in un tempo in cui i testimoni di quelle terribili nefandezze non ci sono più - ha aggiunto Mazzeo - la Toscana è da sempre terra che ha saputo fare scelte coraggiose e anche qui a Massarella voglio riaffermare l'esigenza di consolidare quel patto tra istituzioni e cittadini verso l'impegno quotidiano nella memoria".

Infine, c'è stata la deposizione delle corone alla stele del parco della Rimembranza, realizzato nel 2015 con il contributo della Germania, accompagnata dalle musiche della fanfara dell'Associazione nazionale bersaglieri sezione di Firenze.


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