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Attualità giovedì 13 settembre 2018 ore 16:00

Oltre 23 milioni per gli edifici scolastici

Tutti i numeri dell'anno scolastico 2018/2019: mensa, trasporto, assistenza socio educativa. Oltre 10mila gli studenti che da lunedì tornano in classe



EMPOLI — Ancora una volta saranno oltre 10.000 gli studenti che dal prossimo lunedì 17 settembre riprenderanno la vita scolastica nelle tante scuole del comune.

Il numero degli studenti per l’anno scolastico 2018/2019 si conferma sui valori degli ultimi anni, per l’esattezza, ad oggi sono 10.265 (10.363 lo scorso anno) gli alunni iscritti alle scuole di ogni ordine e grado: si va dall’infanzia alle secondarie di 2° grado, le superiori, passano dalle primarie alle medie.

Dunque la popolazione studentesca che ogni giorno si sposta dentro la nostra città o verso Empoli da frazioni e Comuni limitrofi sarà ancora una volta superiore alle 10.000 unità, un piccolo paese che quotidianamente si muove con mezzi privati e pubblici per frequentare le scuole di ogni ordine e grado.

Partendo dalle scuole dell’infanzia sono 1.077 i bambini che indosseranno per la prima volta il grembiule; 2.254 quelli iscritti alle scuole primarie, nelle scuole secondarie di primo grado sono 1.346 (alla Vanghetti 588, mentre 610 alla Busoni, 148 alle paritarie), 5.596 gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado.

Gli alunni sono suddivisi fra scuola pubblica (9.563) e paritaria (702).

Per quanto riguarda i quasi 5.600 che frequentano la scuola superiore 1.453 sono al ‘Pontormo’, 1.369 al ‘Virgilio’, 1.312 al ‘Fermi-Da Vinci’, 1.291 al ‘Ferraris-Brunelleschi’, 107 al Calasanzio e 64 nelle classi della Santissima Annunziata. Il trend è immutato così come l’offerta didattica dei corsi.

I dirigenti delle scuole empolesi sono: Annarita Fasulo (Direzione Didattica 1° Circolo), Alessandro Marinelli - reggente (Direzione Didattica 2° Circolo), Grazia Mazzoni (Istituto Comprensivo Empoli Est), Gaetano Flaviano - reggente (Media ‘Busoni’) e sempre il professor Flaviano per l’Istituto Superiore Fermi – Leonardo da Vinci, Daniela Mancini (Istituto Superiore Ferraris Brunelleschi), Tommaso Bertelli (Istituto Superiore Il Pontormo), Alessandro Marinelli (Istituto Superiore Virgilio), Padre Romeo Piroli (Calasanzio) e Aido Fattori (SS. Annunziata).

Sono 38 gli edifici scolastici di proprietà del Comune, fra nidi, asili, elementari e medie (le sedi degli istituti superiori sono di proprietà statale e di competenza della Città Metropolitana di Firenze).

Sull’edilizia scolastica interviene il sindaco di Empoli Brenda Barnini: "Lo scorso anno a settembre stavamo parlando della nuova scuola dell’infanzia ‘Pascoli’, era il cantiere più importante aperto in quel momento a Empoli. A gennaio 2018 la scuola ha aperto i suoi battenti ed è entrata in funzione come da programma stabilito due anni prima. Oggi siamo qui a parlare di altre due nuove scuole primarie per Empoli: quella della frazione di Marcignana e quella di Pontorme. Proseguono i nostri investimenti per ammodernare le nostre scuole e si tratte di cifre importantissime. Dopo i 4.2 milioni per la Pascoli, per le altre due si parla di progetti di fattibilità per un totale di 6.6 milioni: 4 milioni e 900 mila euro per Pontorme, che sarà costruita accanto alla media Vanghetti e vedrà anche la realizzazione di una grande palestra, e 1.7 milioni per Marcignana.

Allo stesso tempo la Città Metropolitana mette sul piatto 11 milioni: sta pensando a un nuovissimo grande plesso per le superiori, l'investimento per la realizzazione del nuovo immobile e degli spazi annessi è di 7 milioni e 700 mila euro. Sono tre nuovi edifici scolastici che nei prossimi anni sorgeranno in città. Era già stato rifatta la facciata del Virgilio per 850mila euro, ma non finisce qui perché altri quasi quattro milioni saranno spesi fra acquisto e trasformazione del complesso del Sacro Cuore, un tempo occupato dalle suore Giuseppine, per farne una succursale del liceo Virgilio. Tutto questo a testimonianza dell’impegno nella scuola: stiamo parlando di oltre 23 milioni sull’edilizia scolastica in questi anni".

Altra grande priorità dell’amministrazione comunale, oltre agli investimenti sugli edifici scolastici, è quello di garantire a tutti il diritto allo studio, contribuendo al pagamento del servizio, che non pesa totalmente sulle tasche delle famiglie

Il Comune si è reso disponibile negli ultimi due anni a far iniziare il servizio della mensa nelle scuole in contemporanea con l’avvio delle lezioni. Sono state le direzioni didattiche a preferire il posticipo del servizio mensa. Quindi quest’anno i pasti nelle scuole saranno portati a partire dal prossimo lunedì 24 settembre.

Lo scorso anno sono stati forniti 50.000 pasti fra nidi e centro ZeroSei, 155.000 pasti ai bambini delle scuole materne, oltre 222.000 a bambini delle scuole elementari e 7.000 pasti agli alunni delle scuole medie. In totale oltre 434.000 pasti. Il costo totale del servizio è di circa 2.200.000 euro, per circa la metà coperto dalle famiglie dei bambini che usufruiscono e per il resto da tutti noi, ovvero dalla fiscalità comunale.

Ricordiamo che la tariffa per la mensa scolastica (scuola infanzia, primarie e secondaria di primo grado) varia a seconda delle fasce Isee, che sono le seguenti: fino 5.000 euro c’è l’esonero; fra 5.000 e 11.000 è di 1,70 euro a pasto; fra 11.000,01 e 16.000 è di 3,40 euro; tra 16.000,01 e 25.000 è di 3,80; oltre 25.000 euro il pasto è di 4,10 euro. Si tratta di tariffe invariate. La tariffa per le scuole secondarie di secondo grado è di 5,50 euro per gli studenti e 8,50 euro per gli adulti.

Ad aprile scorso sono stati spesi 140.000 per due nuovi scuolabus a metano che sono entrati nel parco mezzi del Comune per portare i bimbi nei vari plessi.

Nello scorso anno scolastico il servizio di trasporto ha portato a scuola 477 bambini, 147 della scuola dell’infanzia e 335 delle scuole primarie. Come sempre sono stati impiegati 10 scuolabus per 10 zone, con una percorrenza che si è attestata su una media giornaliera di 1.000 km. Il trasporto viene usato dalle scuole anche ad attività didattiche svolte all’esterno della scuola, per la partecipazione a visite guidate, spettacoli nell’ambito delle iniziative teatrali e durante i centri estivi.

La tariffa è a carico della famiglia: 142 euro per le scuole primarie (8 mesi) e 160 euro per la scuola dell’infanzia (9 mesi). Il servizio ha un costo medio annuo di 700.000 euro.

Per l’esenzione, valgono i criteri Isee, che sono i seguenti: fino a 5.000 euro è gratuita, fra 5.000 e 11.000 euro è del 50%, sopra gli 11.000 euro il costo è intero.

Per il servizio pre scuola, per le scuole primarie il contributo, a carico dei genitori, è di 55 euro da settembre a dicembre; 48 euro da gennaio a marzo; 40 euro da aprile a giugno.

Il Comune di Empoli stanzia una cifra che si aggira attorno ai 600.000 euro ogni anno per sostenere l’assistenza socio-educativa in classe che si realizza per i bambini con disabilità che frequentano dal nido alla scuola secondaria di II grado. Nell'anno scolastico 2016/2017 sono state effettuate 919 ore settimanali di assistenza socio-educativa per una spesa sostenuta pari a 590.525 euro. È stata garantita l'assistenza socio-educativa a 96 alunni. Nell'anno scolastico 2017/2018 sono state effettuate 938 ore settimanali di assistenza socio-educativa per una spesa sostenuta pari a 591.618 euro, garantendo il servizio a 95 alunni.

Per l'anno scolastico 2018/2019 le risorse a disposizione superano i 600.000 euro, per l’esattezza 607.618 euro che riguardano 98 alunni. Non si tratta dell’insegnante di sostegno ma di operatori formati per l’assistenza socio-educativa del bimbo o ragazzo disabile che viene seguito durante la sua presenza a scuola. Nel 2015 il costo è stato di 536.300 euro per 75 alunni interessati: quindi il servizio e l’investimento sono in costante crescita.

Siamo al quarto anno scolastico del Progetto ‘Senza Zaino’, avviato nell’anno scolastico 2015/2016 dall’amministrazione comunale guida da Brenda Barnini, potenziato costantemente.

Nel 2016/17 erano dieci le sezioni e classe coinvolte, fra infanzia e primaria; nel 2017/18 siamo saliti a 17 classi interessate. Dall’anno che sta per prendere il via saranno ben 23.

Una sezione all’infanzia di Avane, 2 sezioni alla scuola dell’infanzia di Cortenuova, 4 sezioni alla materna di Ponzano, due sezione alla Piero della Francesca; alle scuole primarie 5 classi ad Avane (Galilei), quattro a Cascine (Rovini) e 5 a Santa Maria (Michelangelo).

Il percorso per introdurre a Empoli questo modello educativo è iniziato nell’estate 2014, poco dopo l’insediamento della nuova giunta su un chiaro input del sindaco Brenda Barnini. Il nuovo modello coinvolge sempre più classi e si estende. Ogni anno vengono adeguati anche gli arredi delle aule.

In totale son già stati spesi 68.500 euro per modificare banchi e armadietti nelle classi.

Si tratta di realizzare una scuola diversa da quella tradizionale che è normalmente impostata sull’insegnamento trasmissivo e standardizzato. Nel progetto ‘Senza Zaino’ l’aula entra a far parte a pieno titolo dell’organizzazione. L’obiettivo fondamentale è far sì che bambini e ragazzi sviluppino responsabilità e cura per la crescita propria e degli altri e siano capaci di inventare ed elaborare le regole della vita scolastica, imparando a lavorare da soli o anche in piccoli gruppi. Gli studenti sono dotati di una cartellina leggera per i compiti a casa, mentre le aule e i vari ambienti vengono arredati con mobilio funzionale e dotati di un a grande varietà di strumenti didattici, anche per questo nelle classi coinvolte è stato cambiato l’arredamento.


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