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Attualità mercoledì 13 gennaio 2016 ore 09:00

Un contributo da milioni di euro

Nell'Empolese Valdelsa, Cerreto Guidi, Vinci, Empoli e Montelupo Fiorentino concorrono a una seriedi Progetti di Innovazione Urbana



EMPOLI — Recupero funzionale del patrimonio edilizio pubblico, servizi socio-educativi, servizi socio-sanitari, ecoefficienza delle strutture pubbliche, illuminazione intelligente, mobilità sostenibile. Sono gli ambiti di intervento dei Progetti di innovazione urbana che i Comuni delle 14 aree funzionali urbane della Toscana possono presentare alla Regione Toscana per ottenerne il co-finanziamento pubblico fino all'80%, rispondendo all'avviso"Manifestazione di interesse Progetti di innovazione urbana (Piu)".

I Comuni destinatari del bando sono chiamati a presentare progetti di miglioramento dei servizi socialied educativi, della fruizione dei luoghi della cultura, dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico e della mobilità urbana.

Considerato che le risorse disponibili sono pari a 46.135.710 euro, in un'ottica di concentrazione, saranno finanziati un numero massimo di 8 progetti (PIU). Ai beneficiari sarà erogato un contributo in conto capitale nellamisura massima dell'80% delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione dei singoli interventi previsti. Il costo complessivo deve essere non inferiore a 5 milioni e non può superare i 20 milioni.

Un Piu può essere presentato, anche in forma associata, da più Comuni limitrofi, laddove ricorrano i requisiti di contiguità spaziale e la connessione funzionale degli interventi.

Fra i Comuni dell’Unione Empolese Valdelsa partecipano in forma associata Cerreto Guidi e Vinci, mentre presentano progetti in modo autonomo Empoli e Montelupo Fiorentino.

La presentazione dei tre progetti avvenuta nella sede dell’Unione Empolese Valdelsa, a Empoli, in piazza della Vittoria, da parte dei quattro sindaci coinvolti sta a significare come l’auspicio sia quello di ottenere il finanziamento con almeno uno dei tre PIU presentati. Il sindaco di Empoli e presidente dell’Unione Brenda Barnini, insieme al sindaco di Montelupo Paolo Masetti, ai sindaci di Cerreto Guidi Simona Rossetti e di Vinci Giuseppe Torchia, hanno ribadito: “Se almeno uno dei nostri progetti ricevesse il finanziamento regionale sarebbe un enorme successo per tutta l’Unione, un’opportunità di crescita e di ricchezza per tutto il territorio. Inoltre tre progetti di questa valenza testimoniano come gli uffici comunali siano in grado di realizzare pianificazioni strutturali di alto livello professionale”.

CERRETO GUIDI e VINCI, ONE SMART CITY. Sono in totale 12 gli interventi previsti dal progetto, per un investimento complessivo di 5 milioni e 950mila euro (di questi 680mila a carico del Comune di Vinci e 510mila a carico del Comune di Cerreto Guidi), e sono tutti fortemente interrelati tra loro, pur mantenendo ciascuno la possibilità di essere realizzati separatamente. Per quanto riguarda il Comune di Vinci, il PIU prevede la riqualificazione, l’ammodernamento, l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche del complesso d’immobili composto dalla Galleria del Castello, dalla Galleria Comunale (finora in stato di abbandono) e dalla Biblioteca Leonardiana. I nuovi spazi pubblici saranno destinati a iniziative culturali, di animazione sociale e partecipazione collettiva. Tra gli altri interventi da segnalare la totale pedonalizzazione di via Roma.

“Questo progetto realizzato insieme al Comune di Cerreto, dimostra prima di tutto la totale intesa e lo spirito di collaborazione tra le due Amministrazioni - sottolinea il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia - Per la realizzazione di opere di così grande impatto economico e sociale l’associazione tra più amministrazioni pubbliche facilita l’accesso ai finanziamenti e consente uno sviluppo del territorio coerente, basato su una visione d’insieme dell’intera area”.

A Cerreto Guidi, il progetto si concentra su due zone limitrofe: la prima è costituita da Piazza Vittorio Emanuele II, ai piedi della Villa Medicea, compresa la parte sottostante (“La palestrina”) e il parcheggio di Via dei Fossi con il suo corredo di verde, nonché la proposta di allestimento di una delle sale della Scalera buontalentiana che si affaccia sulla piazza; la seconda è costituita dall'area della ex scuola elementare Santi Saccenti, destinata a ospitare la Biblioteca pubblica e altre funzioni sociali e culturali. Inoltre, il PIU “One Smart City” prevede l’integrazione dei servizi di trasporto, attraverso un collegamento diretto su gomma tra i due comuni con autobus elettrici (gratuito per i cittadini).

Il sindaco di Cerreto Guidi Simona Rossetti sottolinea: “Per la prima volta il nostro Comune partecipa ad una progettazione così importante che ha lo scopo di promuovere la qualità dell’ambiente urbano. Siamo partiti dai punti strategici del nostro borgo con l’obiettivo di eliminare il degrado e ridare unità, vivibilità e funzionalità ad una parte centrale del nostro paese. Importante è stato il processo di partecipazione e condivisione con le associazioni del nostro territorio”.

EMPOLI e la sua SPERANZA. Hope, Home of People and Equality. Hope, speranza, è l’acronimo che dà il titolo al Progetto d’Innovazione Urbana firmato dal Comune di Empoli. ‘Luogo per le persone e per la parità dei diritti’. A significare come gli spazi oggetto della riqualificazione del centro storico di Empoli saranno un luogo in cui la socialità e l’integrazione saranno di casa. L’area interessata dal progetto è quel percorso che va dal Torrione di Santa Brigida al complesso di San Giuseppe, passando da piazza 24 Luglio e Largo della Resistenza, dalla Biblioteca a Via Roma. Il PIU di Empoli prevede una Casa della salute, un Condominio solidale con alloggi per anziani, giovani coppie e spazi comuni per l'integrazione; un Centro d'integrazione culturale, un Caffè delle mamme, l'Università per la terza età e sedi per associazioni.
Co-working e laboratori, Musei didattici per la città, un Urban Center con spazi polifunzionali, il tutto collegato da un corridoio, fra corti e giardini illuminati, sicuro e accessibile, passando dalla Biblioteca completamente ristrutturata. Come si nota il progetto che la Città di Empoli presenta interessa edifici di proprietà comunale presenti nel centro storico. Un’idea di riqualificazione di una grande area pubblica che l’amministrazione comunale ha realizzato insieme all’Università di Firenze, e in particolare alla Facoltà di Architettura. Il PIU ‘Hope’ ha un valore di circa 16 milioni di euro ed è stato oggetto di passaggi partecipativi. Il primo lo scorso 3 dicembre.

“Abbiamo riunito al Cenacolo – spiega Brenda Barnini – i rappresentanti delle realtà associative e delle associazioni di categoria, enti e gruppi che sono coinvolti da vicino in questo piano che regalerebbe, una volta ottenuto il finanziamento, una nuova fisionomia a una parte del centro dove già queste realtà operano o hanno interessi. Quell’incontro è stato un vero continuum del processo partecipativo avviato esattamente 5 anni fa, nel novembre 2010, nello stesso Cenacolo, dal titolo ‘Centro. Punto e a capo’. Quella iniziativa portò a individuare alcuni bisogni e necessità: rivitalizzazione del centro e della qualità urbana, recupero dei grandi contenitori tra cui l’ex ospedale ‘San Giuseppe’. Tutte richieste emerse fin dal 2010 a cui il PIU pensato dall’amministrazione comunale cerca di dà una tangibile risposta”.

“Con i progettisti dell’Università abbiamo anche presentato il PIU alla commissione consiliare Ambiente e Territorio, informando quindi i consiglieri comunali – ha spiegato Barnini – e poi, passaggio fondamentale, anche la firma di protocolli di intesa con i 19 soggetti che hanno presto parte all’incontro agli Agostiniani condividendo il PIU, ma anche con la stessa Università, con l’Asl 11 per la Casa della Salute, con Abitare Solidale e Vecchie e Nuove Povertà per il Condominio di piazza XXIV Luglio e con una società specializzata in Co-Working per il nuovo spazio al ‘San Giuseppe’”.

FabbriCare: una nuova visione di Montelupo con uno sguardo oltre i confini comunali. Il progetto presentato dal comune di Montelupo si colloca in due diversi ambiti: da un lato la rigenerazione urbana di un’area degradata alle porte della città (ex ceramiche Fanciullacci, viale Umberto e stazione ferroviaria) e dall’altro l’integrazione di azioni di sviluppo con azioni di carattere sociale. 

Il progetto, sostenuto da un'ampia ed eterogenea partnership, risponde a esigenze che sono state rilevate tramite un'indagine demografica e socio-economica, che ha esplorato le criticità del territorio, prima fra tutte l’incremento senza precedenti della proporzione di anziani e dell’onere socio-economico correlato. Un dato per tutti: il 44 per cento della popolazione vive da sola e di questi il 43,7 per cento ha più di 65 anni. 

Il progetto si compone di sette operazioni, tra loro integrate, fra le quali due - la realizzazione del “Villaggio per l'abitare solidale” e la riqualificazione del “Viale Umberto” di accesso alla Villa Medicea, ne costituiscono il perno, funzionali da un lato alla riqualificazione di un'area degradata nel cuore della città, dall'altra a sperimentare modalità abitative innovative, che stimolino la socializzazione e l’autonomia degli anziani e consentano opportunità di lavoro assistito per giovani disabili e forme di cogestione di spazi comuni da parte di associazioni e giovani imprenditori e artisti. 

La progettazione è stata pensata in una chiave ecosostenibile con l’obiettivo di realizzare un edificio autonomo da un punto di vista energetico e innovativo per quanto concerne l’impiantistica, grazie anche alla collaborazione con l’istituto Isti del CNR.
Attorno alla costituzione del “Villaggio”, nuova porta di accesso alla Villa Medicea e al Parco, ruotano altri importanti interventi: primo fra tutti la riqualificazione della stazione ferroviaria, il completamento del sistema urbano delle piste ciclabili, l’efficientamento dell’illuminazione pubblica e la riqualificazione di spazi al chiuso a fini informativi, culturali e di animazione (ex teatro Risorti, ex cinema Excelsior, MMAB) e all'aperto, con l’attuazione di un progetto che prevede la caratterizzazione di luoghi della città attraverso installazioni d’arte.

“Il progetto Fabbricare è frutto di uno sforzo tutto interno al comune di Montelupo Fiorentino, che tiene conto dei bisogni del territorio. – afferma il sindaco Paolo Masetti - Da un punto di vista urbanistico si va a completare il recupero del centro cittadino e a collegarlo con l’area dell’Ambrogiana anche in vista della chiusura dell’opg. Da un punto di vista sociale e culturale il comune di Montelupo va a sperimentare un nuovo approccio di gestione non più fondato su logiche assistenziali”.


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