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Attualità martedì 14 ottobre 2014 ore 18:39

Matrimoni gay al centro del consiglio comunale

Una mozione del consigliere Gracci ha portato l'argomento nell'assemblea cittadina. Camera di commercio e Sammontana gli altri temi affrontati



EMPOLI — Per Gracci “il sindaco ha fatto una forzatura, di fatto è andata contro l’ordinamento. L’aspetto morale della questione riguarda la coscienza di ognuno di noi; l’aspetto politico riguarda tutta la società ma per questo c’è il Parlamento e il Governo che devono legiferare, poi c’è l’aspetto giuridico. A nostro avviso - ha detto Gracci - è stata una forzatura perché si è andati contro l’ordinamento. Sarebbe stato preferibile fare un comunicato o una mossa insieme ad altri sindaci per smuovere il Parlamento. In ogni caso nel frattempo gli interventi di Prefetto e Ministero hanno risolto la questione”.

Il sindaco Barnini è tornata a parlare sul tema ringraziando Gracci per non aver ritirato la mozione dando la possibilità al consesso di dibattere: “E’ evidente che la mia azione, come tanti altri sindaci che hanno fatto questa mia scelta ha una base giuridica fallace, il legislatore è venuto meno. I sindaci sono ufficiali di stato civile e sono tenuti a trascrivere le nozze avvenute all’estero, ma non è spiegato che tipo di nozze. D’altro canto dal punto di vista politico occorre entrare nel grande tema dei diritti civili. Io credo che l’Italia sia 20 anni indietro rispetto a questo argomento, non solo nel matrimonio. Il mio desiderio è stato quello di rispondere al desiderio di due cittadini e allo stesso tempo cercare di velocizzare l’iter parlamentare. Il PD ha depositato una proposta di legge e lo stesso Renzi ha spiegato che c’è bisogno di una legge chiara in merito. Non rinviamo per l’ennesima volta una questione che è diventata a tratti imbarazzante. Il prefetto è stato chiaro e ha capito la mia posizione: abbiamo compiti diversi, - ha ribadito il sindaco - il prefetto è una personalità alle dirette dipendenze del ministro, viene nominato da ministro; il sindaco è eletto dai cittadini e non può spogliarsi, anche se delegato, dell’investitura datagli dai cittadini e deve farsi carico di conseguenza delle loro necessità. Mai avrei pensato di poter creare tutto questo rumore, ma se tutto questo è servito, anche in minima parte, a velocizzare i tempi della discussione in Parlamento, allora ho assolto alla mia funzione “.

Beatrice Cioni di Ora si cambia ha  apprezzato la battaglia di civiltà del sindaco: “Brava sindaca, - ha detto - ci vuole coraggio, hai raccolto un’esigenza minoritaria. Io sono anche per il riconoscimento delle coppie omosessuali a fare una famiglia”.

Lisa Lavoratorini di FabricaComune ha aggiunto: “La circolare emessa dal ministro Alfano è da Medioevo, la decisione del sindaco di trascrivere deriva da un vuoto normativo e da un modo di intendere il Comune al servizio dei cittadini. Sentir parlare di famiglia naturale nel 2014 lo trovo retrogrado e ghettizzante”.

Alessandro Borgherini, del gruppo Ora si Cambia, ha sottolineato come la sua sia una posizione personale: “Non è una questione meramente giuridica perché si parla della vita delle persone, si parla di diritti soggettivi, e in questi anni sono avvenuti dei cambiamenti all’interno della società. Esistono diritti che non vanno concessi, ma riconosciuti, sono soggettivi e dipendono dalla vita personale delle persone. Per me non c’è nessun ostacolo né giuridico, né politico, né umano a sostenere che una coppia goda dei diritti civili. Ma non posso equiparare un matrimonio a una unione civile. Io sono per le civil partnership. Non posso accettare - ha concluso - la denuncia fatta al sindaco, mentre capisco il ricorso rivolto al prefetto. Aggiungo che non riconoscere l’altro è un atto di violenza, ma va preso atto che parte della nostra società non si riconosce nel provvedimento del sindaco”.

Arianna Poggi, del Partito Democratico, ha analizzato poi la questione dal punto di vista giuridico con un ampio excursus che ha sottolineato come “anche la coppia omosessuale trova nella Costituzione un’interpretazione che parla di parità di trattamento. Col provvedimento del Comune di Empoli i due sposi non diventano coniugi in senso di Stato, ma viene riconosciuto la loro posizione”.

Sabrina Ciolli del M5S: “Dal punto di vista ideologico siamo pienamente d’accordo, ma il metodo ci lascia perplessi. E’ stato però fatto con coraggio un grosso passo in avanti”.

Simone Falorni del PD: “Lo stato nazionale è dormiente su questo tema, è stato un primo significativo riconoscimento politico e istituzionale. La Costituzione protegge i diritti degli essere umani, dà la possibilità di poter riconoscere le unioni civili. Mi chiedo come sia possibile che ancora oggi una fetta della società italiana con le sue convinzioni debba tenere sotto scacco la libertà personale degli individui?”.

Lorenzo Ancillotti, del gruppo Questa è Empoli,ha spiegato: “Sono cattolico, credente e praticante. La dignità personale è fondamentale e va tutelata in tutti suoi aspetti. Lo strumento per tutelare la dignità della persona è il diritto. Sono molto orgoglioso che il sindaco della mia città si sia mosso in questa direzione”.

Gracci ha ripreso la parole per chiarire che “nessuno vuol negare i diritti civili, ma ci deve essere una legge”.

Il sindaco ha quindi concluso: “Ho usato lo strumento del decreto sindacale perché altrimenti si sarebbe innescata in consiglio una discussione ideologica. Ho fatto un percorso diverso volutamente, dal punto di vista della pressione dal basso verso il Parlamento è stata la cosa più forte che potessi fare”.

Sulla chiusura dell’ufficio della Camera di Commercio, interrogazione presentata da Ora Si Cambia, il sindaco Barnini ha spiegato come la giunta dell’Unione dei Comuni abbia “sostenuto l’ipotesi della Cna che mette a disposizione spazi e suoi dipendenti formati per riaprire un ufficio. Adesso attendiamo che la giunta della Camera di Commercio dia una risposta”. Borgherini ha spiegato di aver invitato alla prossima commissione Paola Castellacci come rappresentante della CdC: “Il prossimo 23 ottobre nella commissione Affari Generali sarà presente. L’importante è far vedere coeso il nostro territorio per garantire chi fa impresa e crea ricchezza”.

Sulla questione Sammontana il gruppo consiliare del PD ha presentato un ordine del giorno a cui il Movimento 5 Stelle ha aggiunto 2 emendamenti, accettati al suo interno. Anche il gruppo consiliare FabricaComune per la Sinistra ha presentato un terzo emendamento poi votato per punti.

Sul primo punto: “Che va anche ricordato il rapporto stretto che c’è tra azienda e città e come l’Amministrazione comunale abbia sempre fatto tutto il possibile per rispondere alle necessità di sviluppo dell’azienda, corrispondendo contemporaneamente all’interesse dell’intera comunità” tutti favorevoli, astenuti i tre consiglieri Ora si Cambia (Morelli, Cioni, Borgherini).

Al secondo emendamento stessa posizione - tutti favorevoli, astenuti i tre consiglieri Ora si Cambia (Morelli, Cioni, Borgherini) - “Ricordando che la storia dei rapporti tra azienda e lavoratori ha sempre visto i lavoratori protagonisti, con l’obiettivo della crescita dell’azienda e al contempo il perseguimento degli interessi e l’affermazione dei diritti dei lavoratori, sia di quelli a tempo indeterminato che degli stagionali, con grande senso di responsabilità nella consapevolezza che il lavoro è uno dei cardini della dignità della persona, oltre che un diritto sancito dalla Costituzione Repubblicana”.

Al terzo emendamento: “A sostenere l’impegno della RSU della Sammontana e dei rappresentanti sindacali nelle trattative e nelle iniziative che promuoveranno, al fine di risolvere positivamente la crisi attuale. A farsi parte attiva chiedendo con forza all’azienda che non si scelga la via facile del taglio aritmetico del costo del lavoro, ma si perseguano invece tutti i tentativi e si utilizzino tutti gli strumenti per evitare che in questo frangente difficile a pagare siano i lavoratori con la perdita del posto di lavoro e ci si impegni tutti per l’obiettivo che nessun lavoratore rimanga per strada”. Favorevoli Gracci, M5S (Ciolli, Gallo, Vacchiano) e FabricaComune (Bartoli e Lavoratorini); astenuti Ora si Cambia, contrari PD e Questa è Empoli che hanno evidenziato piuttosto come “l’impegno del sindaco non si debba appiattire nel mero sostegno di una singola parte, quanto piuttosto concretizzarsi in un’azione che abbiamo come fine ultimo quello di trovare una soluzione condivisa risolutrice del problema”.

Il 4° emendamento chiedeva al sindaco a riferire in Consiglio Comunale circa le azioni svolte ed il loro esito”, tutti favorevoli (astenuti Morelli, Cioni, Borgherini). L’odg finale è poi stato votato a favore con le astensioni delle due consigliere di FabricaComune.


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