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Attualità martedì 05 gennaio 2016 ore 16:21

Sei migranti africani ospitati a Montegufoni

Esempio di accoglienza nel territorio comunale all'interno della nuova struttura inaugurata dalla Caritas presso la parrocchia di San Lorenzo



MONTESPERTOLI — Sono tutti africani (i sei migranti) di età compresa tra i 20 e i 30 anni, di cui due provenienti dalla Nigeria, uno dal Gambia, uno dal Burkina Faso, uno dalla Guinea Conakry e uno dal Senegal. 

Dopo una permanenza di alcuni mesi presso un centro di accoglienza di Firenze, ora sono stati trasferiti a Montespertoli.

Due di loro, avendo trovato lavoro (uno fa il parrucchiere a Firenze e un altro l'addetto alle pulizie a Tavarnuzze), hanno già il permesso di soggiorno, mentre gli altri 4 sono richiedenti asilo. Tra questi c'è anche un insegnante di inglese. Ad accoglierli nei locali dell'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero presi in affitto dalla parrocchia, erano presenti il parroco don Roberto Tempestini, il sindaco Giulio Mangani, l'assessore alle Politiche sociali, Giulia Pippucci, il presidente di Caritas Firenze, Alessandro Martini, il vice comandante della stazione dei Carabinieri di Montespertoli, alcuni operatori di Caritas, diversi membri del Consiglio pastorale di Montegufoni e alcuni esponenti della Misericordia di Montespertoli. Il piccolo appartamento che ospiterà i sei migranti è composto da una sala comune, una cucina, due camere da letto e doppi servizi.

La parrocchia di San Lorenzo risponde, dunque, all'appello di Papa Francesco di qualche mese fa e apre le porte della chiesa a chi fugge da guerre e persecuzioni.

"In realtà - spiega il parroco, don Roberto Tempestini - noi abbiamo anticipato l'invito di Bergoglio, perché avevamo dato la nostra piena disponibilità già in precedenza. Purtroppo i tempi burocratici delle Prefetture sono sempre lunghi e quindi abbiamo dovuto aspettare fino a oggi".

E così, mentre nel nord Europa l'emergenza immigrazione viene contrastata con la chiusura dei confini nazionali, derogando al trattato di Schengen, in Italia è esemplare, ancora una volta, la macchina dell'accoglienza del Comune di Montespertoli. Il nuovo centro è, infatti, la seconda struttura nata nel territorio comunale adibita ad accogliere i richiedenti asilo. I sei africani si aggiungono ai 25 ospitati nell'immobile di Lucignano. 

"Trentuno presenze per un Comune piccolo come quello di Montespertoli non sono poche - commenta don Roberto - se tutti i Comuni seguissero l'esempio di Montespertoli l'emergenza migranti sarebbe già risolta". 

Una decisione, quella di ospitare i nuovi arrivati che non è stata presa unilateralmente. Come tiene a precisare il parroco: "E' stata una scelta condivisa da tutta la comunità, abbiamo fatto diversi incontri e infine il Consiglio pastorale della parrocchia ha
dato il via libera".

I quattro ragazzi senza lavoro e permesso di soggiorno potranno fare opera di volontariato, così come fanno quelli ospitati a Lucignano. 

"Con questo altro centro, Montespertoli risponde in maniera forte e organizzata alle richieste della Regione e della Prefettura sul tema dell'accoglienza dei migranti - afferma l'assessore Pippucci -. Un segno di grande ospitalità e solidarietà che caratterizza da sempre il nostro territorio, con le associazioni subito attente ai bisogni e pronte per aiutare le persone in difficoltà. L'obiettivo è quello di unire e rafforzare questi centri attraverso attività integrative tra loro, portando avanti quel rapporto di collaborazione con la cittadinanza che è iniziato già con i ragazzi di Lucignano".


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