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Attualità lunedì 25 maggio 2015 ore 13:59

​Si è spento Giovacchino Tognetti

Centenario, aveva combattuto in Albania e in Grecia prima di essere deportato in Germania. Aveva partecipato attivamente alla vita sociale del paese



CASTELFIORENTINO — Venerdì 22 maggio si è spento nella sua abitazione Giovacchino Tognetti, che aveva festeggiato i cento anni di età il 27 febbraio scorso. Figura molto conosciuta nella frazione di Castelnuovo d’Elsa (dove aveva abitato fino al 1990, poi trasferitosi nel capoluogo castellano) Giovacchino era un ex internato, uno dei 600.000 soldati italiani che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 erano stati deportati in Germania nei campi di concentramento.

In virtù di quella difficile esperienza, simbolo di una “resistenza senz’armi” che segnò il destino di centinaia di migliaia di soldati dell’esercito italiano, Giovacchino Tognetti aveva ricevuto la medaglia d’onore al merito civile nel corso di una cerimonia svoltasi il 27 gennaio 2011 a Firenze, ed inoltre una targa ricordo dal Comune di Castelfiorentino il 19 aprile dello stesso anno.

Prima di essere deportato in Germania, Giovacchino Tognetti aveva militato nel 3° reggimento fanteria della Divisione Piemonte, durante la campagna di occupazione dell’Albania (primavera 1939) e successivamente aveva partecipato all’invasione della Grecia, presidiando fino al 1943 le isole di Corfù e di Zante. Dopo l’armistizio, Giovacchino venne fatto prigioniero a Zante dai tedeschi, e deportato nel campo di concentramento 4° B (Zeithain), per poi essere destinato nel campo di lavoro di Mersenburgo, dove prestò lavoro nell’azienda Buna-Werke di Schkopau che produceva gomma sintetica.

Rientrato in Italia alla fine della guerra, il 15 giugno 1945, Giovacchino riprese a lavorare come operaio agricolo e partecipò attivamente alla vita sociale del suo paese, sia nella Coop locale che nella Cooperativa edile Colc.

La Giunta Comunale di Castelfiorentino ha inviato stamani un messaggio di cordoglio alla famiglia.


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