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Attualità lunedì 16 marzo 2015 ore 19:09

Una task force anti criminalità

Anche il vicesindaco Franco Mori in prefettura per la firma del protocollo per contrastare il rischio di infiltrazioni negli appalti pubblici



EMPOLI — Sottoscritta alla presenza del sottosegretario all'Interno Domenico Manzione, l'intesa prevede, tra l'altro, che siano moltiplicati i controlli antimafia sugli appalti pubblici e che questi vengano estesi anche ai contratti che riguardano gli immobili di proprietà comunale.

Il documento siglato è stato interamente elaborato dalla prefettura e condiviso con gli enti locali, per rispondere all'esigenza di tutelare ancora di più gli appalti pubblici dai tentativi di infiltrazioni mafiose.

Due sono gli aspetti salienti del documento: il primo riguarda gli immobili di proprietà dei Comuni che diventeranno dei 'sorvegliati speciali': d'ora in poi prima di vendere, concedere o affittare un immobile di proprietà comunale sarà necessario che siano svolti i controlli antimafia sugli acquirenti e/o sui locatari.

Inoltre, per aumentare i controlli da parte della prefettura vengono abbassate molto, rispetto alla normativa nazionale, le soglie degli accertamenti antimafia. Per gli appalti di lavori pubblici il limite scende a 1 milione di euro dai 5 milioni previsti, per la prestazione di servizi e forniture pubbliche passa a 150mila euro da 200mila mentre resta a 150mila per i subappalti e/o subcontratti ma l'intesa impone di acquisire le informazioni antimafia, invece della semplice comunicazione antimafia, in modo da rendere più incisive le verifiche.

Se dai controlli poi emerge un tentativo di infiltrazione mafiosa, il contratto non potrà essere sottoscritto o sarà risolto con una penale a carico dell' impresa. Analogo meccanismo scatterà in caso di fenomeni di corruzione. In alternativa alla risoluzione del contratto, prefetto e Anac potranno disporre la sostituzione degli amministratori o commissariare l'azienda.

"Non è una novità per il Comune di Empoli, come amministrazione siamo sempre stati sensibili a questo tipo di problematica – ha detto il vicesindaco Mori -. Nei nostri bandi di gara erano già presenti parametri del tutto simili a quelli proposti nell’accordo appena firmato. Il vantaggio è che adesso i tempi di risposta della prefettura di Firenze si accorciano notevolmente. Per esempio si passa da 45 giorni a un mese. E per lavori urgenti da 15 giorni a una risposta immediata del Ministero.

Negli anni in cui sono stato assessore – ha concluso Mori, che è in carica dal 2012 nei due mandati – negli appalti aggiudicati dal Comune mai è risultato la presenza di tentativi di infiltrazioni. Grazie a questo protocollo si tiene ancor di più alta la ‘guardia’."


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