Attualità

Abusivismo, presa di posizione di Confartigianato

Dopo le proteste di alcuni cittadini per la massiccia presenza di venditori abusivi, l'associazione dice la sua: "La repressione da sola non basta"

Pur comprendendo le ragioni delle proteste degli ambulanti empolesi contro questa forma di concorrenza sleale, che solo in Toscana ha arrecato negli ultimi sei anni un danno stimato di circa 300 milioni di euro, Confartigianato, tramite le parole del suo presidente dei pellettieri, Niccolo Giannini, ha ribadito con forza che, oltre alla repressione, devono essere messe in campo altre strategie altrettanto importanti e decisive.

Prima fra tutte l'introduzione "la definizione di un vero Made in Italy: chiaro, preciso e non aggirabile dal punto di vista normativo". Una necessità, ha argomentato ancora Gianni, ancora più impellente in Toscana, regione nella quale si trovano 5 delle 26 province italiane più esposte al rischio contraffazione, specialmente nei settori dell'abbigliamento, della pelletteria e delle calzature.