Attualità

L'antica pergamena svela gli 800 anni di Montaione

Una pergamena del 1220 svela un modello di edilizia residenziale sociale. L'atto è stato svelato e installato in piazza per gli 800 anni di Montaione

Montaione ha compiuto 801 anni ma ha dovuto rimandare ancora una volta la grande festa per gli otto secoli di storia. Il sindaco Paolo Pomponi a differenza del 2020, quest'anno ha voluto svelare la pergamena che certifica l'età di Montaione ed installare i totem preparati per l'occasione.

"Il 20 Aprile 1220 dodici nostri antenati montaionesi stipularono quello che è il documento più antico sulle origini del Castello di Montaione, custodito nella biblioteca comunale di Orvieto" ha ricordato il sindaco. Tutto è iniziato con dodici montaionesi che nel 1220 hanno ceduto in usufrutto i loro immobili a chi ha accettato di trasferirsi nel nuovo castello contribuendo al completamento della cinta muraria, una operazione che ancora oggi sarebbe all'avanguardia.

Pomponi ha poi aggiunto "Come molti sanno, per lo scorso anno, in occasione dell’ottocentenario, avevamo previsto tante iniziative per celebrare questa importante ricorrenza per la nostra comunità, poi la pandemia da Covid-19 ha fatto saltare tutti i programmi. Fra le altre cose avevamo commissionato dei totem, da installare in vari punti del paese, con l’immagine della pergamena ottenuta per gentile concessione dell’Amministrazione Comunale di Orvieto, che voglio ringraziare ancora, in particolare nella persona della sindaca Roberta Tardani. Su una delle facce del totem è poi riportata, per chi volesse fare un approfondimento, la storia del documento a cura di Franco Ciappi, nostro ex dipendente, che ringrazio di cuore per la preziosa disponibilità".

Quattro di questi totem sono stati installati in alcuni punti del capoluogo: in Piazza della Repubblica, nella Piazzetta della Biblioteca, alla terrazza panoramica del Monumento e in Municipio. 

"Una copia identica all’originale, ottenuta da una tipografia specializzata (ringrazio ancora una volta la nostra responsabile dei servizi culturali Emilia Caligiani per la sua fondamentale collaborazione) oggi è stata collocata nella nostra Sala del Consiglio. I dodici Montaionesi protagonisti dell’atto (con cui cedevano in usufrutto i loro immobili a chi avesse accettato di trasferirsi nel nuovo castello e avesse contribuito al completamento della cinta muraria) furono: Orlandino e Bernardo del fu Barone (qualificati come “domini” in riconoscimento della loro nobiltà), Gentile fu Paltuinieri, Guglielmo Spada, Angelerio fu Berardino, Bonaccorso fu Novellone, Bonaccorso fu Benno, Ugolino fu Martino, Giacomo fu Bolgarino, Arnaldo, Tancredi, Boldrone. Una storia lunghissima quella del nostro meraviglioso paese, una storia di cui andiamo orgogliosi" ha concluso Pomponi.