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Bandiere a mezz'asta per il custode di Palmira

Un gesto significativo, al Museo del Vetro, in ricordo di Khaled Al-Asaad, l’archeologo siriano torturato e ucciso dai jihadisti dell’Isis

Anche la città si unisce all’appello lanciato dal presidente dell’Anci, Piero Fassino, e per questo, da venerdì 21, al Museo del Vetro di Empoli, via Ridolfi, 70 sono state esposte le bandiere a mezz’asta, in ricordo di Khaled Al-Asaad, l’archeologo siriano, custode di Palmira, torturato e ucciso dai jihadisti dell’Isis lo scorso martedì.

Le bandiere listate a lutto al Museo del Vetro resteranno a mezz’asta per tutto il fine settimana.

Lo studioso, di fama internazionale, è stato decapitato davanti al museo che per 40 anni aveva diretto, custodito e valorizzato. Il suo cadavere, barbaramente esposto, appeso a una colonna romana.

Il gesto dei miliziani si configura come un oltraggio esplicito alla cultura e alla civiltà proprio in un luogo che della civiltà è simbolo; il sito di Palmira è infatti uno dei siti archeologici tra i più significativi e suggestivi al mondo. 

Le bandiere a mezz’asta sono solo una piccola eco di quanto continuano a raccontare le colonne di Palmira. Dalle pietre della città esce ancora uno spirito di cui i saccheggiatori del Califfato non potranno mai impadronirsi e che richiama, con il martirio di Khaled Al-Asaad, a salvare le statue e anche gli uomini.

È questo che ci insegna la cultura e che ci trasmette attraverso i suoi lasciti. Il messaggio di Palmira è proprio questo. Le bandiere a mezz’asta un monito.