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Brogi, 'Quello di Pozzale è un carcere modello'

Il consigliere regionale ha visitato oggi la Casa circondariale femminile di Empoli e ha lodato l'organizzazione e l'accoglienza della struttura

"Entrando, - ha detto Brogi - subito si capisce che l’aria che si respira è diversa 

dagli altri luoghi di pena. Le pareti colorate dai murales delle detenute storiche e quel nome ‘Ragazze Fuori’, la rivista pubblicata per anni, danno calore a blindati e cancelli. Aver visto le due sezioni ben tenute, le stanze dove dormono le donne detenute, la saletta comune dove le detenute mangiano insieme, guardano
la televisione, dialogano, l’aria passeggi, l’area verde davvero grande e bella dove organizzare eventi, la stanza adibita a biblioteca e scuola, le docce, l’azienda agricola che è tornata a produrre, mi ha dato conferma che il carcere di Empoli può essere un modello da seguire sicuramente per gli altri istituti."
La visita del consigliere regionale è stata l'occasione per illustrare alla direzione ed al personale tratta mentale, un progetto lavorativo di sartoria, condotto dalla cooperativa sociale ‘Arkadia’ Valdarno, che verrà presentato in tempi brevi e che vedrà impegnati ragazzi diversamente abili nella realizzazione di modelli per conto di noti stilisti. Nel corso dell'incontro è stata valutata la possibilità di inserire nel progetto anche alcune donne detenute, tenuto conto che le donne ospiti della Casa circondariale di Empoli producono borse e accessori vari per conto della
associazione ‘L’acqua in gabbia’. L'eventuale collaborazione con la cooperativa Arkadia costituirebbe un passo in avanti importante in questo senso, in quanto rappresenterebbe una vera opportunità di lavoro per le detenute stesse.

Nel corso dell'incontro il consigliere regionale ha anche annunciato la volontà della cantante Paola Turci di organizzare un momento di incontro con le donne detenute di Empoli, magari cantarci insieme e poi esibirsi per una serata aperta alla cittadinanza.
All’incontro di questa mattina erano presenti il direttore Graziano Pujia, il Commissario Maria Grassi e l’educatrice Lucia Scaramuzzino.