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Burkina Faso, i volontari stanno bene

Il Movimento Shalom ha comunicato con una nota di aver raggiunto telefonicamente i quattro italiani e di aver avuto rassicurazioni sulla loro salute

Nonostante che gli italiani, fra i quali un volontario di Fucecchio, Nico Russoniello, siano al sicuro l'associazione ha deciso di spostarli, fin da questo pomeriggio, nel sud del Paese, a Ouargy, in piena campagna, dove la situazione è più calma.

Nella nota il Movimento Shalom ha comunicato di aver valutato, insieme ai funzionari del ministero degli esteri, anche la possibilità di farli rientrare in Italia tramite il Niger. Un'ipotesi che però è stata scartata in quanto il tragitto sarebbe stato troppo esposto a pericoli. "Impossibile - ha proseguito la nota - anche rientrare tramite l'unico aeroporto del Burkina, quello di Ouagadougou che resta chiuso."

Nella capitale Ouagodogou adesso la situazione sembra più tranquilla, dopo che il presidente Compaorè ha rassegnato le proprie dimissioni. Una calma però tutt'altro che stabile, visto che ci sono ancora frange dell'esercito fedeli all'ex presidente e visto che i rivoltosi non sono d'accordo con l'ipotesi di un governo di transizione.

In questo momento, secondo il Movimento Shalom, ci sarebbe anche il rischio di infiltrazioni dell'Isis a complicare ancora di più un quadro già abbastanza instabile.

Il fondatore del Movimento, don Andrea Cristiani, ha inviato un messaggio, via web e radio, ai membri Shalom del Burkina e alla popolazione dicendosi molto preoccupato per la situazione e chiedendo a tutti di utilizzare le armi del dialogo, della ragione e la forza della preghiera.