Attualità

Burkina Faso, un fucecchiese nel Paese in rivolta

Nico Russoniello era partito ieri per l'Africa insieme ad altri tre volontari del Movimento Shalom. Adesso sono ospiti della dioscesi di Koupela

Il colpo di stato è scoppiato mentre i 4 rappresentanti della onlus toscana erano in volo. Dopo essere stati fatti atterrare a Niamey in Niger per la chiusura dell'aeroporto di Ouagadougou, sono entrati in Burkina Faso a bordo di un pullman.

E' stato lo stesso Movimento Shalom, che ha sede a San Miniato (Pisa) a informare il Ministero degli esteri della loro presenza in Burkina.

"Siamo preoccupati per la situazione in Burkina Faso, ma al momento tutti i nostri progetti e attività sono sicure e funzionanti - si legge in una nota del Movimento - A Ouagadougou il coordinatore di Shalom Burkina, Jean Paul Monè, ci ha confermato che il presidente Blaise Compaore è ancora in Burkina protetto da un gruppo di militari fedeli. Questo naturalmente complica la situazione e si temono altri scontri".

I 4 volontari italiani, conclude la nota, erano andati per monitorare la casa famiglia di Nouna, le adozioni a distanza e a dare avvio alla realizzazione di un frantoio per l'estrazione di olio combustibile dalle piantagioni di Jatropha.