Attualità

La lotta al cyberbullismo passa dalla scuola

Nei locali della secondaria E. Fermi, a Limite sull'Arno, si terrà un incontro per un approccio corretto a Internet

Foto d'archivio

Web, i pericoli della rete: Istruzioni per un uso consapevole ed un approccio corretto ad Internet. E' questo il titolo dell'incontro che si svolgerà lunedì 15 maggio, alle 18,30, nei locali della scuola secondaria di via F.lli Cervi, a Limite sull'Arno.

L'Amministrazione Comunale, assieme all'istituto comprensivo statale di Capraia e Limite, si pone l'obiettivo di informare genitori e docenti su ciò che di pericoloso può accadere nel variegato mondo di Internet, su quali sono le regole, tecniche e giuridiche, che sottendono ad un uso corretto della rete e dei suoi servizi, ad esempio i social network, le chat, i servizi Im ecc, in modo da fornire loro le chiavi di lettura necessarie per colloquiare e confrontarsi con i minori.

All'incontro, un completamento e arricchimento del percorso formativo svolto a scuola con i ragazzi e le ragazze, potranno partecipare genitori e docenti, che avranno la possibilità di ascoltare l'Ing. Gianluca Massettini della polizia postale e lo psicologo Giammarco Simoncini, esperto di dipendenze dai social network.

Si tratta di un tema di attualità nel dibattito nazionale e internazionale. In Italia, secondo le ultime indagini della Polizia Postale, circa 2 ragazzi su 3 dichiarano di aver avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di cyberbullismo, con un aumento nel 2016 dell'8 per cento, mentre il sexting, cioè la condivisione con strumenti multimediali di immagini o video a contenuto sessuale, ha visto coinvolti 1 adolescente su 4, spesso a partire dagli 11-12 anni.

“Crediamo che un'Amministrazione debba pensare in tutte le modalità possibili a favorire una crescita sana e equilibrata dei giovani e a creare momenti d'incontro riservati anche a chi cura la loro educazione, in primo luogo genitori e insegnanti - commenta il sindaco Alessandro Giunti. - L'appuntamento di lunedì va in questa direzione e nasce appunto dalla necessità di ascoltare gli esperti e trarne spunti utili per fronteggiare un problema attuale come il cyberbullismo, oltre a proporre magari attività alternative alla navigazione Internet, che è fondamentale nel mondo di oggi ma non dev'essere l'unica occupazione delle giornate dei nostri figli. Mi auguro che sia una conferenza partecipata”.