Cronaca

Sparò ferendo bandito in fuga, carabiniere assolto

La Corte di Appello di Firenze ha assolto, perché il fatto non costituisce reato, un ufficiale dei Carabinieri accusato di lesioni personali

"L'uso della pistola faceva parte di una condotta lecita, avendo in quella circostanza il dovere di bloccare banditi aggressivi e pericolosi in fuga, pertanto il fatto non costituisce reato".

Ha motivato così la sua sentenza la Corte di Appello di Firenze, chiamata a decidere su quanto accadde nell'ottobre 2014, quando, a Capraia e Limite, un ufficiale dei Carabinieri, allora comandante della compagnia di Empoli, sparò un colpo di pistola che ferì un bandito mentre era in fuga con i suoi complici, tutti albanesi, dopo una rapina avvenuta a Cascine di Buti, nel pisano.

In primo grado il Carabiniere fu assolto per mancanza di querela, oggi in appello l'assoluzione perchè il fatto non costituisce reato. 

Secondo quanto ricostruito, l'ufficiale e i suoi uomini intimarono l'alt all'auto dei rapinatori, ma i malviventi non si fermarono e quasi travolsero i Carabinieri.

Il capitano, nella concitazione del momento, sparò due colpi di pistola in modo accidentale: uno ferì un albanese, l'altro sè stesso ad una gamba.