Cronaca

Gabbano un anziano con la truffa dello specchietto

Padre e figlio hanno convinto il 74enne di aver danneggiato il retrovisore esterno, urtandolo. Gli hanno preso soldi poi sono scappati. Non a lungo

Hanno convinto un anziano signore di aver urtato la loro auto danneggiandone lo specchietto retrovisore, e si sono fatti dare da lui dei soldi in contanti. Poi si sono dileguati. Non a lungo, perché da parte dei carabinieri sono subito scattate le ricerche per quella che sembrava proprio la nota truffa dello specchietto. 

I due, padre e figlio di 46 e 18 anni, sono stati presto raggiunti, denunciati in stato di libertà per truffa in concorso e arrestati per resistenza a pubblico ufficiale visto che una volta individuati, nascosti tra la vegetazione in riva all'Arno, nel corso dell'identificazione hanno reagito ai militari con calci e pugni.

Tutto è avvenuto intorno alle 11 di ieri mattina. Il 74enne è stato avvicinato dai due a bordo di un'auto sportiva. Lo accusavano di aver provocato danni con la sua, di auto, al loro specchietto. I carabinieri li hanno presto scoperti. Loro, fermati mentre ancora erano a bordo della loro vettura, hanno accelerato facendo perdere le loro tracce. Poco dopo, col supporto degli equipaggi della compagnia di Empoli, i carabinieri li hanno rintracciati nascosti nel folto del verde in riva al fiume.

Oltre ad arresto e denuncia, i militari hanno sequestrato la loro auto: all'interno c'erano oggetti che i carabinieri ritengono plausibilmente utilizzati per simulare l’urto e la conseguente falsa rottura dello specchietto retrovisore esterno. Anche questi sono finiti sotto sequestro, così come una somma di denaro in contanti. Nel giudizio con rito direttissimo gli arresti sono stati convalidati ai domiciliari per il padre e con obbligo di dimora nel comune di residenza per il figlio. A Giugno, poi, il processo.