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Addio ad Aladino Puccioni, grande amico di Bartali

I cittadini di Castelfiorentino hanno ricordato Aladino Puccioni attraverso una serie di aneddoti legati alle due ruote ed alla storia del ciclismo

Foto di Aladino Puccioni

La scomparsa di Aladino Puccioni, personaggio di Castelfiorentino e grande amico di Gino Bartali, è stata accolta con grande tristezza dalla comunità che lo ha ricordato sui social. Puccioni aveva 98 anni. Se ne è andato a Maggio, come Gino Bartali, scomparso il 5 Maggio del 2000.

Alessandro Verdiani, amministratore della Pagina Facebook Sei di Castello se... lo ha voluto ricordare attraverso alcuni aneddoti raccontati dallo stesso Puccioni.

Nato a Cambiano il 30 Novembre del 1923 ha amato da sempre la bicicletta, Un giro delle Filandre ed una Bastogne Liegi , due anni di professionismo e tanti campionati e corse da dilettante alle spalle, tra le glorie toscane per la lunga carriera.

Tra gli aneddoti riproposti sulla Pagina Facebook "Mi ricordo di una volta eravamo un gruppo di ciclisti con Bartali dopo il San Baronto in bicicletta per allenamento, ci fermammo ad un bar per bere. Al Baronti, anche lui grande corridore del tempo, gli venne una idea "Lo sai che si fa? Piano piano si esce uno per uno e si lascia solo Gino almeno paga lui". Bartali dovette pagare e si arrabbiò con noi ma gli si rispose che lui era ricco e noi poveri senza soldi e la scena finì in risate, come sempre".

"Mi ricordo si andava in macchina verso Trieste per una gara, ci si fermò ad un distributore di benzina, le persone riconobbero Bartali e ci circondarono, volevano autografi e tutti lo abbracciavano, lo fecero gonfio da quanto lo stringevano. Il gestore ad un certo punto si arrabbiò e ci disse di andare via che altrimenti con tutte quelle persone impedivano ad altri di fermarsi per il rifornimento. Allora si rimontò e via... e questi episodi capitavano spesso con Gino".

Infine l'aneddoto che ha entusiasmato intere generazioni "Noi gli si domandava spesso di quella storia della borraccia e lui ci ha sempre detto che fu' lui a dare la borraccia a Coppi, altre persone sostenevano il contrario ma io che lo conoscevo bene ho sempre creduto a lui ".