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"Cacciata di casa perché omosessuale"

La vicenda che ha per protagonista una ragazza resa nota dal sindaco Falorni e suscita un'ondata di solidarietà civica e istituzionale

"Sono sconvolto. Sono appena venuto a conoscenza del caso di una ragazza che a Castelfiorentino è stata allontanata da casa perché si è innamorata di un'altra ragazza": così il sindaco Alessio Falorni in una diretta Facebook dall'impatto deflagrante. Il primo cittadino ha poi rassicurato la cittadinanza di aver preso contatto diretto con la giovane, interessando del suo caso i soggetti preposti.

A Castelfiorentino è scattata la solidarietà: "A seguito della mia diretta, ho ricevuto decine di manifestazioni di disponibilità da parte di cittadini, per fornire aiuti di ogni tipo alla ragazza, e le manifestazioni di solidarietà ricevute non lasciano spazio a dubbi circa quali siano i valori che condividiamo e che vanno difesi. Vi ringrazio profondamente, come cittadino, come sindaco, e anche da parte sua".

Arriva anche la presa di posizione da parte della Regione, con l'assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini che parla di "vicenda dolorosissima che impone di riflettere". E prosegue: "Come possiamo accettare che ancora accadano queste cose? Mi rincuora, nel dramma, l'iniziativa appassionata del sindaco Falorni e lo stringersi della comunità di Castelfiorentino attorno a questa ragazza. Purtroppo, nonostante le conquiste raggiunte, accadono ancora episodi come questo, a dimostrazione di come l'omofobia sia ancora radicata e presente nella nostra società provocando esclusioni e discriminazioni addirittura dentro le famiglie, che dovrebbero essere per eccellenza contesti di accoglienza".

Dalla Città Metropolitana interviene la consigliera con delega alle pari opportunità Angela Bagni: "L'amore e i sentimenti non possono essere oggetti di pregiudizio", afferma in una nota. E lancia un appello affinché non siano fatti "passi indietro nei decenni di lotte in difesa dei diritti personali e contro i pregiudizi e le discriminazioni". Stesso ente, ma schieramento Forza Italia nel Centrodestra, il consigliere metropolitano Paolo Gandola esprime "la più sentita vicinanza" alla giovane "buttata fuori di casa perché ha dichiarato la propria identità sessuale".