Attualità

Gli studenti diventano guide digitali

Una ricerca dell’istituto comprensivo permetterà ai visitatori di ascoltare sullo smartphone gli alunni che spiegano percorsi, strade e dipinti

Per ascoltare gli studenti basterà uno smartphone

Didascalie in città. Questo il nome del progetto di ricerca storica che docenti e Museo archeologico di Montelupo si sono dati per riappropriarsi di tracce perdute della storia locale: dalle prime fasi di ricerca sono per esempio stati individuati i luoghi dove presumibilmente sorsero dal medioevo fino all’800 le porte del paese e altre zone perdute o trasformate stanno venendo alla luce grazie allo studio dalle fonti del passato.

Tabernacoli, antichi percorsi stradali, mulini, chiese e dipinti, rispuntano dal loro oblio e si vestono di nuovi panni, quelli che sono più vicini ai nativi digitali che li hanno riscoperti.

Il progetto, infatti, riesce a coniugare passato e futuro e le didascalie parlano con la voce dei giovani ricercatori attraverso lo smartphone: è sufficiente scaricare sul proprio cellulare l’applicazione per la lettura del Qr code per collegarsi a un sito di audioguide e ascoltare gli studenti illustrare i risultati delle loro ricerche.

Si potrà anche vedere la pianta delle didascalie cittadine che cominciano a coprire i vari luoghi del paese, mano a mano che il lavoro di ricerca procederà, si leggeranno i testi e si vedranno immagini. Tutto sullo schermo del proprio cellulare.

Al sito, che raccoglie le voci e le ricerche dei ragazzi, si accompagna anche una rivista on line, Annales Baccio. Qui si raccolgono i testi integrali delle ricerche svolte dagli studenti e i materiali utilizzati come fonti. Da questa pubblicazione, che verrà presentata nel mese di dicembre, sono tratti i testi delle didascalie che illustrano i luoghi.

Un grande valore pedagogico ricopre il fatto che i ragazzi hanno prestato volentieri la loro voce alla audioguida e ciò ha reso ancora più forte il legame fra loro e i luoghi del territorio studiati.

L’uso della tecnologia digitale, che caratterizza ormai molta parte della nostra vita, è da tempo entrata anche fra le mura scolastiche, creando opportunità nuove di crescita per gli alunni ed una maggior motivazione e interesse per l’apprendere.

L’ idea di insegnare il metodo della ricerca storica, intrecciandolo con l’educazione alla cittadinanza e al senso di appartenenza al proprio territorio, e utilizzando gli strumenti tecnologici che il mondo di internet mette a disposizione, hanno guidato i passi iniziali di Didascalie in città che ora vedono le loro prime realizzazioni.

Il progetto è stato anche finanziato dal Miur (Ministero dell'Istruzione) per il passato anno scolastico e per il presente e potrà diventare un progetto pilota per altre realtà limitrofe. Si inserisce inoltre fra le esperienze promosse dal Piano Nazionale Scuola Digitale (Pnsd) che dallo scorso 2015 ha dato il via a numerose azioni a sostegno della scuola innovativa.

La presentazione di “didascalie in città” si svolge proprio nell’ambito della settimana del Pnsd indetta dal Ministero e figura fra le iniziative nazionali.

Il sindaco Paolo Masetti commenta: "Il lavoro svolto dagli studenti dell’Istituto Baccio rappresenta un esempio importante di come sia possibile coniugare interventi educativi e valorizzazione culturale del territorio. I ragazzi effettuano ricerche, studiano il territorio per poi tradurre le informazioni raccolte in un linguaggio contemporaneo".

"Svolgono, passatemi il termine, un lavoro di decodifica che è utile a tutti per recuperare una maggiore consapevolezza sulle origini della nostra città - prosegue il primo cittadino - ma anche a loro per comprendere come linguaggi anche molto distanti possano dialogare. L’istituto Baccio da Montelupo non è nuovo a esperienza di didattica altamente innovative come questo e di ciò io non posso che ringraziare le docenti, sempre disponibili a cogliere nuovi spunti e gli operatori che lavorano con loro".