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Il caso di Sara Scimmi a "Chi l'ha visto?"

La notte del 9 settembre la 19enne fu uccisa da un camion lungo la 429 in località Petrazzi. Ma per la sorella e il padre molte cose non tornano

Il padre Antonio e la sorella Giulia non si danno pace e chiedono verità per Sara Scimmi, come buona parte della comunità castellana. Per questo entrambi saranno ospiti stasera della nota trasmissione di Rai3 "Chi l'ha visto?", condotto da Federica Sciarelli, a 8 mesi esatti dalla tragica scomparsa di Sara. La notizia è che il caso potrebbe essere riaperto, in base a nuovi indizi emersi.

Dai filmati ripresi da alcune telecamere della zona in quella tragica notte, poco prima dell'investimento da parte del camion pirata poi individuato dalla polizia, si vedrebbe passare più volte una macchina grigia. La convinzione di Giulia è che sua sorella, dopo la notte trascorsa in discoteca, sia salita a bordo di quell'auto e che da quell'auto sia stata scaraventata a terra, non si sa bene in quali condizioni, un attimo prima che transitasse il camion. Giulia si appellerà al pubblico chiedendo a chi sa di parlare.

A sostenere l'iniziativa della famiglia anche il sindaco Alessio Falorni. "Antonio e Sara - ha scritto il primo cittadino - saranno alla trasmissione di RaiTre "Chi l'ha visto" per fare il punto sulla terribile vicenda della sua morte. E dare conto di alcune novità sull'indagine. Mi dicono sia stato aperto un nuovo fascicolo, grazie alla loro tenacia... con nuove perizie... ciò che è emerso finora non appare in grado di dare una spiegazione convincente a quanto è successo. In tanti abbiamo ancora la sensazione forte, e dolorosa, che manchi la ricostruzione di un pezzo, della vicenda, e che ci sia qualcuno che sa, e non parla..."

"Io mi auguro due cose - ha aggiunto Falorni -. La prima, è che possa avvenire l'imprevedibile. Che qualcosa scatti, nella coscienza di qualcuno... e che finalmente possa spuntare la voce che tutti aspettiamo, a dipanare questo buio. A volte, l'imprevedibile accade, anche attraverso percorsi inconsueti... La seconda, è che in tanti, a Castello e fuori, si possa seguire la trasmissione. Per far sentire la nostra vicinanza, alla famiglia di Sara, e per far sentire forte, assieme a loro, la richiesta di una intera comunità, di non far calare il sipario prima che si sia fatta giustizia. Davvero".

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