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Museo Be.Go premiato per l'inclusione

L'Università di Macerata ha conferito il premio internazionale per l'iinclusione al progetto Museo for All del Museo Be.Go di Castelfiorentino

Serena Nocentini

"Questo screenshot testimonia la mia felicità" ha scritto Serena Nocentini sui social dopo aver ritirato a distanza il premio internazionale Inclusione 3.0 indetto dall’Università di Macerata per far conoscere e valorizzare associazioni e organizzazioni che quotidianamente si impegnano per l’inclusione delle persone con disabilità.

"Anche se non ho più la direzione del Museo BeGo, ho avuto la gioia e l’onore di ritirare il premio per Museo for All, il progetto del Museo BeGo nato nel 2013 quando ancora le azioni per persone con disabilità erano ‘straordinarie’. Oggi fortunatamente siamo in molti a credere che il nostro patrimonio e i nostri musei debbano essere accessibili a tutti. Voglio ringraziare gli amministratori del Comune di Castelfiorentino che dalla inaugurazione del Museo hanno creduto e sostenuto i nostri progetti la Fondazione Teatro del Teatro Del Popolo Castelfiorentino che ha gestito il Museo con eccellenza e le mie meravigliose compagne di viaggio Giancarla, Maria Cristina e infine, non per importanza, Alice e Stefania che stanno portando avanti con la consueta bravura e altrettanto entusiasmo i progetti del Museo".

Il sindaco Alessio Falorni ha commentato "Una delle cose che Eike Schmidt ha apprezzato grandemente del nostro sistema museale, è la sua apertura al tema dell'accessibilità. Su questo fronte, il nostro piccolo Museo Be.Go. è un'eccellenza nazionale che può oggi aggiungere la vittoria di uno dei premi più prestigiosi in Italia, che è dovuto al grande lavoro delle nostre operatrici, Stefania Bertini e Alice Vignoli, e in prima istanza al progetto ideato da Serena Nocentini e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze".

"Vorrei che aveste condiviso con me i momenti che ho vissuto nel periodo di gestazione del progetto. Vorrei aveste palpato con mano, e con ogni senso disponibile, le emozioni dei rappresentanti dell'Unione Ciechi e Ipovedenti di Firenze, e dell'Associazione l'Abilità ONLUS, di fronte alla collaborazione che sapevamo avrebbe permesso a tutti, a chiunque, al di là delle difficoltà motorie, uditive, visive, e cognitive, di giovarsi di una delle cose che rende la vita davvero degna di essere vissuta: la bellezza. Vorrei che vi arrivasse forte e chiara l'emozione di chi una cosa così grande non l'ha mai potuta godere, nella propria esistenza, pensa che magari non la potrà godere mai, e invece arriva un giorno a raggiungerla, assaporarla e sentirla con tutto il proprio essere. C'è un risultato, in tutto questo, che non è misurabile in numeri. Perché anche solo poter cambiare la vita di una di queste persone, non ha un equivalente misurabile. E mi piacerebbe che la comunità di Castelfiorentino tutta, non solo gli operatori del Museo, o chi nell'Amministrazione Comunale, come Claudia Centi, ha lavorato per tutto questo, andasse orgogliosa di legare la propria immagine, la propria identità, e il proprio senso di civiltà, a questo risultato" ha concluso il sindaco Falorni.