Cultura

Omaggio a Enrico Medioli

Al Ridotto del Teatro del Popolo, via al nutrito calendario di eventi: libro, mostra e ciclo di film dedicati al famoso sceneggiatore cinematografico

Un omaggio a un grande protagonista del Cinema Italiano. Un “costruttore di immagini”, cresciuto professionalmente a fianco di Luchino Visconti, al quale fu legato anche da un sentimento di affettuosa amicizia e con cui vinse nel 1961 il Nastro d’argento per il capolavoro Rocco e i suoi fratelli.

Da sabato 14 novembre, il Ridotto del Teatro del Popolo darà vita ad una speciale rassegna dedicata a Enrico Medioli, uno dei più autorevoli sceneggiatori del Cinema Italiano degli Anni Sessanta, ma anche esponente di rilievo della cultura cinematografica e televisiva nei decenni successivi. “Costruttore di immagini” è appunto il titolo del libro, pubblicato quest’anno in occasione del suo 90° compleanno, che sarà presentato al Ridotto del Teatro del Popolo sabato 14 novembre (ore 16.30) prima dell’inaugurazione della mostra a lui dedicata, in una serata che avrà Enrico Medioli quale “ospite d’onore”.

Alla presentazione del libro – dopo i saluti del sindaco, Alessio Falorni, e del presidente della Fondazione Teatro del Popolo, Maria Cristina Giglioli - interverranno Paolo De Simonis (Università di Firenze, Associazione culturale Téchne), Laurent Schifano (Université de Nanterre), Marco Pistoia (Università di Pistoia), il regista Rocco Talucci e Enrico Medioli. Saranno presenti i curatori del volume, Roberto Mancini e Francesca Medioli. A seguire l’inaugurazione (sempre al Ridotto) della mostra Figure della cultura italiana del Novecento: Enrico Medioli, dove sarà peraltro possibile visionare le immagini più belle della sua carriera (alcune scattate da Luchino Visconti) e un’intervista-documentario realizzata da Rocco Talucci. Si ricorda che, oltre al Nastro d’Argento, Enrico Medioli ottenne nel 1969 anche la nomination all’Oscar per il film La caduta degli dèi.

Il Medioli – osserva uno dei curatori del libro, Roberto Mancini – è una figura complessa difficilmente inquadrabile in schemi univoci. Oltre al cinema, soprattutto negli anni giovanili, lo si trova impegnato nel teatro, e poi, a partire dagli anni 80, lo vediamo rivolgere la sua attenzione al mezzo televisivo. Il Medioli ha, infatti, come pochi, interpretato il cambiamento culturale italiano dal dopoguerra fino ai giorni nostri, rimanendo, al tempo stesso, distaccato partecipe, lontano dalle mode culturali più effimere, e attento ai nuovi gusti del pubblico

E’ per noi motivo di orgoglio – sottolinea il sindaco Alessio Falorni – rendere omaggio a questo autorevole esponente del nostro Cinema, attraverso un calendario di eventi ricco e articolato che ci farà rivivere le trame di alcuni film famosi ma anche gli aspetti meno noti della sua produzione artistica”.

Con questo programma – osserva il presidente della Fondazione Teatro del Popolo, Maria Cristina Giglioli – ribadiamo il nostro impegno ad affiancare l’amore e l’attenzione per il Teatro a quella per il Cinema, attraverso una proposta culturale in grado di rivolgersi ad un pubblico ampio e diversificato, dagli adulti agli studenti delle scuole. Enrico Medioli è stato al tempo stesso testimone e protagonista della storia del Cinema Italiano, come sceneggiatore ha avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con registi importanti: sarà pertanto un piacere ascoltarlo personalmente nella serata di sabato, che apre la rassegna a lui dedicata”.

La mostra, che sarà aperta fino a domenica 6 dicembre, accompagnerà il ciclo di pellicole che hanno visto Medioli tra gli autori della sceneggiatura, come Rocco e i suoi fratelli (18 novembre), Splendori e miserie di Madame Royale (25 novembre), Gruppo di famiglia in un interno (2 dicembre), e infine C’era una volta in America (9 dicembre), film cult di Sergio Leone. I film sono tutti in programma alle 21.15.