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Parco urbano Gino Bartali, fissata la cerimonia

Alla intitolazione parteciperanno la nipote Lisa e i ciclisti prof Bettiol e Sbaragli. Torello, padre di Ginettaccio, era nato a Castelfiorentino

Gino Bartali

Gino Bartali è stato un grande campione di ciclismo ma anche un esempio di coraggio e di impegno civile. Per questo venerdì 26 giugno Castelfiorentino intitolerà il Parco Urbano alla sua memoria, che dunque diverrà Parco Gino Bartali “Giusto tra le Nazioni”, in virtù del riconoscimento conferitogli post mortem dallo Stato d’Israele per il contributo apportato alla salvezza di centinaia di ebrei durante l’occupazione tedesca.

Alla cerimonia – in programma alle 18 – parteciperanno il sindaco Alessio Falorni, la nipote di Gino Bartali, Lisa, i campioni castellani Alberto Bettiol e Kristian Sbaragli, il presidente del “Club Glorie del Ciclismo Toscano”, Roberto Poggiali, e inoltre rappresentanti della Società Sportiva “Aquila” (la sua storica squadra) e della Società Ciclistica Castelfiorentino.

Fra le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale di Castelfiorentino a questo riconoscimento, oltre agli indiscussi meriti sportivi e alle ragioni di tipo umanitario, figurano anche le radici familiari del campione: il padre, Torello, era nato a Castelfiorentino nel 1885, e anche dopo il trasferimento della famiglia a Ponte a Ema (dove sarebbe nato Gino) i Bartali continuarono a mantenere rapporti cordiali con i loro parenti di Castelfiorentino.

E’ documentata, ad esempio, una visita che Gino Bartali (già Campione d’Italia) fece a Castelfiorentino alla fine degli anni Trenta (una foto lo ritrae assieme al suo parente Alvaro Bianchi, che in seguito avrebbe ricoperto la carica di segretario della Camera del Lavoro) come pure sono note le passioni suscitate all’interno della stessa comunità castellana intorno alla storica rivalità che nel secondo dopoguerra vide protagonisti Bartali e Coppi, culminata molti decenni dopo (nel 1979) con la partecipazione del castellano Mario Guarducci alla trasmissione “Portobello”, allo scopo di chiarire chi dei due – tra Bartali e Coppi – avesse passato all’altro la borraccia durante una tappa al Tour de France del 1952.

Infine, la passione per il ciclismo, di cui Castelfiorentino può vantare una lunga tradizione (nel 2013 una mostra ne ha ricostruito la storia) fino ai successi ottenuti in anni recenti, grazie alle vittorie di Kristian Sbaragli al Tour della Vuelta nel 2015 e di Alberto Bettiol al Giro delle Fiandre nel 2019.