Attualità

Scatole di Natale, 600 pacchi per i bisognosi

Grande risposta da parte della popolazione che non manca mai di manifestare la propria solidarietà nei confronti di chi si trova in difficoltà

Un gioco, un dolcetto, un indumento caldo, un pensiero scritto. Un piccolo regalo, che scalda soprattutto il cuore, a chi lo fa e a chi lo riceve. Circa 600 “pacchi” sono stati donati alle persone bisognose nell’ambito di “Scatole di Natale”, la mission solidale nata a Milano e che è stata accolta con entusiasmo a Castelfiorentino grazie a un’idea di Irene Niccolini, per regalare un sorriso a chi in questo momento non se la sta passando bene.

Centinaia di cittadini hanno infatti risposto all’appello, lanciato congiuntamente dall’AUSER e dal Comune di Castelfiorentino, confezionando in autonomia il pacchetto in cui hanno inserito il regalo prescelto. Un regalo semplice, ma fatto con amore e con autentico spirito di solidarietà

La sede AUSER di Castelfiorentino, che fungeva da punto di raccolta e si era resa disponibile insieme al Comune per coordinare e patrocinare questa bella iniziativa, è stata raggiunta da un gran numero di regali, già consegnati alle famiglie in stato di bisogno direttamente, oppure tramite la Misericordia e la Caritas.

“Quella di Irene – l’Assessore alle Politiche Sociali, Alessandro Tafi - ci è sembrata fin dall’inizio una bellissima idea, e l’abbiamo perciò sostenuta con entusiasmo grazie all’insostituibile apporto dei volontari Auser, che hanno svolto un lavoro encomiabile. Ringrazio tutti i nostri concittadini che come sempre hanno risposto numerosi a questo invito, un piccolo gesto per rompere il muro dell’indifferenza e regalare un po’ di gioia a chi sta attraversando un periodo difficile. E’ proprio vero: le piccole cose, a volte, generano grandi cose”.

“Siamo felici di aver collaborato attivamente a questo progetto – sottolinea Gabriella Cantini, presidente dell’Auser di Castelfiorentino – e siamo davvero soddisfatti per il riscontro che ha avuto nella popolazione di Castelfiorentino. Quando siamo andati a consegnare i pacchi alle persone bisognose dicendo loro che era un regalo dei castellani, sono rimaste piacevolmente sorprese e ho visto anche qualche lacrima. Questo mi ha ripagato di tutta la fatica e l’impegno che ci abbiamo messo. Spero tanto che questa esperienza possa essere ripetuta anche il prossimo anno”.