Il copione, tragico, era sempre il solito, anche 21 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale: Alcuni bambini nel giocare trovano dei residuati bellici, in questo caso una pistola e una bomba a mano, e non si rendono conto del pericolo che corrono.
La mamma era in ospedale, il babbo al mercato, e i tre fratelli Cortigiani portarono il bottino a casa dei nonni. Si misero a giocare e Giancarlo cominciò a picchiare sopra la bomba. L’inevitabile esplosione uccise Giancarlo e ferì anche gli altri due fratelli.
Un evento che è rimasto come una ferita nella frazione di Pulica, la testimonianza di come ogni guerra porti con sé distruzione anche molti anni dopo la sua conclusione. Da qui la decisione del Comune di Cerreto Guidi di intitolare a Giancarlo Contigiani uno slargo, in una zona non molto lontana da dove avvennero i tragici eventi.
La cerimonia per svelare la targa è avvenuta nei giorni scorsi ed è stata molto sentita dalla popolazione, alla presenza dei due fratelli sopravvissuti della giovane vittima, Vittorio e Gabbriella Contigiani.