Politica

Altrapolitica contro la demolizione del monumento

Il gruppo d'opposizione Altrapolitica fa appello al sindaco per rivedere la scelta di radere al suolo l'opera in memoria della Resistenza

"Demolire antichi monumenti, cancellare la memoria e i valori del passato, sono fatti mestamente attuali ma non nuovi nella storia delle opere d’arte. Le cause sono molteplici e diverse fra loro: possono essere di tipo ideologico (distruggere l’arte e l’architettura del nemico per annientare la sua storia e la sua identità), di tipo religioso (evitare lo sviluppo dell’idolatria eliminando reliquie ed effigi capaci di suscitare il fanatismo dei fedeli) o di tipo politico (abbattere statue e raffigurazioni legati ad una dittatura per liberarsi dall’eredità del passato). La motivazione di radere al suolo il monumento della Resistenza in piazza della Libertà, presa dall’amministrazione comunale di Certaldo, è di tipo pragmatico (radere al suolo un palazzo o un quartiere storico per realizzare nuovi progetti urbanistici)". Così il gruppo d'opposizione Altrapolitica critica la decisione del Comune riguardo l'antica opera e fa appello al sindaco.

"Facendo nostro l’appello dell’architetto Silvano Salvadori di non distruggere ma restaurare, togliendo accessi e scalini che le norme sulla sicurezza hanno reso necessari (tipo protezioni eventuali per alcuni pericoli), il monumento dedicato alla pace riconquistata dopo la guerra - hanno consigliato da Altrapolitica -, ci permettiamo di suggerire all’amministrazione comunale, il metodo inaugurato dai Romani, quello dell’“spoliazione - integrazione”.

"Questo procedimento - dicono - consisteva nel reimpiego di elementi prelevati in edifici più antichi come materiale da costruzione semilavorato. Pratico avere colonne, statue e rilievi già pronti invece che doverli fare da zero! È così che è fatto l’arco di Costantino".