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Lotta alle processionarie, scatta l'ordinanza

Per contrastare la proliferazione, dal Comune arrivano obblighi per chi possiede pini. Chi non provvede a proprie spese rischia multe fino a 1500 euro

Il Comune dichiara guerra alle processionarie dei pini. Per limitarne la proliferazione con l'arrivo della primavera, il sindaco ha infatti emesso un'ordinanza in cui ha disposto l'obbligo di interventi annuali da parte dei proprietari di pini e di conifere in genere.

Come il servizio manutenzioni comunale è intervenuto sugli alberi delle aree pubbliche, anche i privati cittadini che ne possiedono sono obbligati a effettuare gli interventi antiparassitari contro la processionaria.

Tali interventi si suddividono in due aspetti: uno di lotta biologica da effettuarsi nel periodo settembre-ottobre mediante irrorazione delle chiome con prodotti selettivi tali da bloccare la biosintesi della chitina o impiegare prodotti bioinetticidi a base di Bacillus Thuringensis e un altro di lotta meccanica articolato in una fase di asportazione meccanica con il taglio dei rami infestati e in una fase di lotta chimica da effettuare nel periodo di febbraio-marzo.

Gli interventi dovranno essere effettuati in condizioni di sicurezza, avvalendosi di ditte specializzate e che dovranno impiegare indicativamente prodotti bioinsetticidi a base di Bacillus Thuringensis varietà kurstaki e comunque a bassissima tossicità e lunga azione residuale (da ripetersi in caso di piogge nei 10 giorni successivi al trattamento). All’asportazione meccanica dei nidi mediante taglio dei rami infestati dovrà comunque fare seguito la distruzione dei medesimi mediante l’abbruciamento.

Qualsiasi onere e spesa per gli interventi suddetti sono a totale carico dei proprietari interessati. E' fatto assoluto divieto abbandonare rami con nidi di processionaria nel territorio o loro conferimento presso centri di raccolta comunale di rifiuti presso i contenitori per la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, indifferenziato e organico, nonché nei cestini dislocati nel territorio comunale.

L'ordinanza è da ritenersi valida per il 2016. In caso di mancato adempimento verranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie da 250 a 1500 euro.