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Educazione da 0 a 6, il Comune raccoglie la sfida

Emma Donnini, assessore alla Pubblica istruzione, spiega quali sono le caratteristiche essenziali del "Documento di continuità educativa"

Sta per terminare l’anno educativo che ha visto impegnati nidi e scuole d’infanzia del territorio comunale nella composizione di un documento detto “Documento per la continuità educativa”, contenente le informazioni utili a conoscere i bambini e le bambine nel momento di passaggio dai nidi alle scuole d’infanzia.

"Il documento - spiega Emma Donnini, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune - rappresenta una descrizione delle caratteristiche principali dello sviluppo da 0 a 3 anni che contraddistingue ogni bambino che ha frequentato il nido o il centro gioco. Le aree che lo compongono sono state individuate in gruppi di lavoro misti tra insegnanti e educatrici del territorio, e sono rappresentate dalla descrizione delle autonomie raggiunte in termini relazionali e di vita comune quali il pranzo, l’entrata e l’uscita dai servizi. Sono inoltre descritte le modalità con cui ognuno si eprime attraverso le varie tipologie di linguaggio o del movimento e le preferenze o il comportamento nel gioco libero o strutturato".

Il documento è stato approvato dai collegi dei docenti dell’Istituto comprensivo e della Direzione didattica, oltre che dai servizi per la prima infanzia attraverso il coordinamento pedagogico di rete. 

"Ogni anno, prima dell’inizio dell’attività didattica, le rappresentanti dei due servizi si incontreranno per scambiarsi le reciproche informazioni concordate e dare così attuazione pratica alla continuità 0-6 sottolineata come obiettivo importante nel regolamento regionale 33/R in materia di servizi educativi della prima infanzia approvato nel luglio 2014 - aggiunge l'assessore Donnini -. Non sono molte le realtà territoriali che hanno sviluppato un raccordo istituzionale con le scuole d’infanzia , pertanto il documento cui facciamo riferimento nel testo è da considerare innovativo e lungimirante rispetto alla salvaguardia dei diritti dei bambini e delle bambine oltreché delle famiglie che frequentano i servizi educativi del comune di Fucecchio".