Cronaca

Evasione fiscale in concerie, frode da 100 milioni

La guardia di finanza di Pisa ha scoperto un giro di false fatture che coinvolge 34 persone, tra le quali un professionista e sedici aziende

Una frode per circa 100 milioni di euro e' stata scoperta dalla guardia di finanza di Pisa. Coinvolte 16 aziende e un professionista, tutti operanti nel settore    della preparazione, concia e commercializzazione all'ingrosso del cuoio. Le indagini, dirette dal pm Aldo Mantovani e avviate dopo l'esecuzione di una verifica fiscale, hanno consentito di scoprire diverse societa' 'cartiere', deputate cioe' all'emissione di fatture fittizie.

Le societa' cartiere vendevano pelli di provenienza illecita non di loro     proprieta' all'azienda filtro/broker, che a sua volta rivendeva le stesse pelli con una falsa fattura e con percentuali di guadagno irrisorie alle ditte clienti (concerie).

Secondo i finanzieri sono state immesse sul mercato pelli di provenienza sconosciuta tramite l'intervento delle cartiere, prima, e dell'azienda cosiddette filtro, poi, consentendo alle aziende clienti finali di apparire estranee all'illecito e di godere di una indebita detrazione dell'Iva per ingenti importi.


Contestati a carico di 34 soggetti, numerosi reati di natura penale-tributaria. Dall'emissione di fatture per operazioni inesistenti, all'associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale. Secondo gli investigatori il sodalizio criminale e' stato in grado di realizzare una frode fiscale ammontante a circa 100 milioni di euro.

Il gip del tribunale di Pisa, Giulio Cesare Cipolletta ha emesso un decreto di sequestro preventivo per equivalente per un controvalore di quasi 40 milioni di euro.