Attualità

Accoglienza, un corso per formare gli operatori

Le lezioni serviranno per uniformare la gestione dei richiedenti asilo che arrivano sul territorio

Lo scorso 9 novembre a Firenze gli undici comuni dell’Empolese Valdelsa e la Prefettura di Firenze sottoscrissero un protocollo d’intesa per la verifica della qualità dei servizi erogati nei centri di accoglienza per richiedenti asilo. 

A cinque mesi di distanza, l’Unione dei Comuni, attraverso l’ASEV, la propria agenzia per lo sviluppo, ha dato il via ad un corso di formazione rivolto agli operatori delle associazioni che sul territorio gestiscono i centri di accoglienza. 

Si tratta di un corso di 140 ore che si propone di qualificare ulteriormente il personale e di attivare un confronto tra operatori e servizi pubblici (Comuni, Asl, ecc) anche con l’obiettivo di produrre un vademecum che faciliti il lavoro degli operatori stessi garantendo, alle stesso tempo, l’accesso ai diritti. La formazione attiverà anche un gruppo di operatori dei centri di accoglienza per rilevare le questioni più ostiche e allo stesso tempo per cercare possibili soluzioni. Altri gruppi di lavoro invece avranno al proprio interno operatori di servizi pubblici per fare formazione su aggiornamento normativo e procedure di accesso a documenti. 

“Gli obiettivi di questo corso di formazione – spiega Alessio Spinelli, sindaco di Fucecchio e delegato per l’Empolese Valdelsa alle politiche migratorie – sono quelli di rendere le pratiche di accesso ai servizi più semplici e uniformi su tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa, di aprire un confronto stabile tra gli operatori dei centri di accoglienza per rilevare le criticità e sviluppare possibili soluzioni. E’ una scelta che va nella direzione di quanto abbiamo sottoscritto a novembre con la Prefettura di Firenze per verificare l'ottemperanza in maniera omogenea delle convenzioni stipulate tra ente gestori dei centri e Stato. L'obiettivo è arrivare ad una reale integrazione, l'unica che serve e sulla quale occorre lavorare di più per evitare situazioni di disagio sociale e andare nella direzione di una vera accoglienza, nel rispetto della legalità”. 

Il corso coinvolgerà, oltre all’Asev (che gestisce direttamente il centro di prima accoglienza di Lucignano, nel Comune di Montespertoli), altre 10 associazioni, sia laiche che di estrazione religiosa: Co&So, la Pietra d’Angolo, Shalom, Associazione Differenze Culturali, Multicons, Caritas Firenze, Oxfam e le Misericordie di Empoli, Certaldo e Cerreto Guidi.