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Tafi pronto a correre a 52 anni la Parigi-Roubaix

"Matto" per il ciclismo, Andrea Tafi sta facendo di tutto per tornare a correre con i prof la mitica corsa vinta nel 1999. Via libera dall'Uci

Andrea Tafi (foto da FB: Andrea Pirata Andreotti)

E' un sogno che piano piano va tramutandosi in realtà quello di Andrea Tafi, che a venti anni di distanza dalla storica vittoria in solitaria alla Parigi-Roubaix vuole a tutti i costi tornare a disputare la grande classica con i professionisti. Solo che nel 1999 aveva 32 anni, il 14 aprile 2019 ne avrà quasi 53. L'ultima sua vittoria nel ciclismo che conta risale al 2002, quando si impose nel Giro delle Fiandre, altra classica del Nord, anche se ancora nel 2005 correva.

Tafi si sente in forma e ha una voglia matta di tornare nel gruppo con i professionisti di oggi, pedalare sui muri in pavé ed entrare coperto da fango e gloria nel velodromo, storico arrivo della corsa. Esempi del genere nel ciclismo non ce ne sono, tanto che la richiesta del corridore fucecchiese, a questo punto non più ex, ha subito destato grande curiosità e interesse da parte di tifosi e sponsor.

L'Unione ciclistica internazionale ci ha pensato un po' su, poi ha inserito Tafi nell'elenco dei corridori professionisti soggetti ai controlli antidoping a sorpresa. Segno che si può fare. Adesso Tafi deve trovare una squadra ma, stando alle indiscrezione, ci sarebbero già alcune World Tour in fila (i primi nomi che circolano sono quelli della Dimension Data e BMC). L'avventura, che ha tutto il sapore di un'impresa, è dunque cominciata: forza Andrea!