”Ho iniziato il mio intervento – dice Spinelli – citando una celebre frase del nostro concittadino più illustre: Indro Montanelli (“Gli uomini non sanno apprezzare e misurare che la fortuna degli altri. La propria mai!”) per sottolineare come, nonostante tutto, ancora oggi abbiamo la fortuna di vivere in un paese meraviglioso, pieno di bellezze e di eccellenze. Una di queste eccellenze è proprio il nostro principale comparto produttivo, quello della concia".
"Sul nostro territorio si producono capi e oggetti che fanno la fortuna delle principali griffe della moda rinnovando il nostro orgoglio di essere italiani. Tutto questo grazie al lavoro e ai valori propri del mondo imprenditoriale come la responsabilità, il coraggio, la passione, l’innovazione, la formazione e la bellezza. A questo si aggiunge un continuo impegno in favore dei temi ambientali che nel corso dei decenni ha trasformato la nostra realtà industriale. Attraverso la depurazione oggi il comparto conciario è lontana anni luce dall’essere un comparto invasivo per l’ambiente. E il futuro sarà ancora migliore grazie all’accordo di programma per il convogliamento delle acque reflue civili al depuratore, il cosiddetto Tubone, col quale sarà evitato anche il prelievo di acqua dalle falde”.
Per proseguire su questa strada, secondo Spinelli, è necessario però che la politica accompagni l’economia, che si crei una sinergia utile alle imprese, ai lavoratori e a tutti i cittadini.