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Fucecchio ricorda la fine dell'invasione nazista

Il 1 settembre del 1944 si scrisse la parola fine a uno dei periodi più duri della storia contemporanea. Tanti giovani presenti alla celebrazione

Tanti giovani, studenti delle scuole di Fucecchio di ogni ordine e grado, hanno contribuito a rendere particolarmente toccante la cerimonia con la quale l’amministrazione comunale ha ricordato questa mattina la Liberazione di Fucecchio avvenuta il 1° settembre 1944. In Piazza dei Seccatoi prima e in Via 1° Settembre poi, le associazioni di volontariato con i loro gonfaloni, i carabinieri della stazione di Fucecchio, gli insegnanti e gli studenti hanno reso omaggio ai caduti. I ragazzi hanno letto alcuni brani tratti da testi, diari e poesie riuscendo ad emozionare e ad emozionarsi e restituendo il giusto valore a parole come libertà, pace e rispetto, oggi spesso usate in maniera troppo superficiale, senza conoscerne il significato più profondo. 

“Un significato e un valore che invece conoscevano molto bene coloro che combatterono per liberare Fucecchio dai nazi-fascisti” ha sottolineato la vicesindaco Emma Donnini.
Fucecchio pagò quell’estate un tributo di vite umane, in particolare con l’Eccidio del Padule, ma anche di terrore e di distruzione. Le sofferenze di chi visse quei tempi hanno dimostrato di conoscerle molto bene gli studenti, soprattutto quelli che sono stati in visita ai campi di sterminio e che stamani sono stati protagonisti della commemorazione.
“E la dimostrazione - ha proseguito la vicesindaco - che questi ragazzi, troppo spesso bistrattati, hanno valori molto profondi, molto più di quanto si pensi. Hanno al loro interno sentimenti e passioni che dobbiamo tirar fuori. Ed è compito delle famiglie e della scuola farlo. La scuola, in particolare, deve recuperare il ruolo di educatore, per insegnare il valore del rispetto, anche a discapito di qualche ora di insegnamento delle materie tradizionali”.
Dopo gli studenti e prima della commemorazione conclusiva, è intervenuto anche Jean-Baptiste Rieunier, vicesindaco di Nogent Sur Oise, città francese gemellata con Fucecchio, che ha sottolineato come l’amicizia tra i popoli sia alla base di quei valori di pace e fratellanza che hanno garantito all’Europa oltre 70 anni di pace.
Di fronte agli intervenuti gli studenti delle scuole superiori hanno apposto il loro striscione bianco con la scritta #fucecchioèlibera, mentre ciascun bambino delle scuole elementari ha scritto un parola sui palloncini bianchi (libertà, pace e rispetto le più gettonate) prima di farlo volare in cielo. A conclusione della commemorazione è stata deposta dal vicesindaco Emma Donnini una corona di alloro sotto la targa che ricorda la data della Liberazione mentre risuonavano le note del silenzio e dell’inno nazionale.