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L'ultimo regalo, donati fegato e reni

Settimo prelievo multiorgano al San Giuseppe. I familiari hanno consentito l'espianto degli organi di un 80enne deceduto per emorragia celebrale

L’altruismo raggiunge la sua massima espressione nella donazione degli organi, nell’atto con il quale il donatore, nel corso della propria vita, oppure i familiari, al momento della perdita del congiunto, consentono al prelievo mutando la morte in speranza di vita per altre persone malate.

E’ quanto accaduto al “San Giuseppe” nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 ottobre scorsi, quando i familiari di un uomo di 80 anni, residente a Montopoli in Val d’Arno, hanno espresso il consenso al prelievo degli organi del loro caro.

Il donatore, deceduto nell’ospedale empolese per emorragia cerebrale, ha potuto donare il fegato per il quale è intervenuta l’équipe medica di Pisa e i reni, per i quali sono intervenuti i medici da Careggi, a Firenze.

Al buon esito del processo donativo, diretto dai professionisti del coordinamento locale donazione di organi e tessuti dell’Asl 11, hanno collaborato con usuale impegno e professionalità il personale medico ed infermieristico ospedaliero, così come determinante per la riuscita di questi delicati interventi è stato il contributo del personale sanitario della rianimazione e della sala operatoria del “San Giuseppe”.

Si tratta del settimo prelievo multiorgano eseguito nell’Asl 11, dall’inizio del 2015, cui si aggiungono 38 prelievi di tessuto corneale, 2 prelievi di tessuto cutaneo e 101 donazioni di tessuto osseo da donatore vivente al Centro Artoprotesico di Fucecchio.

"Menzione di merito per le associazioni dei donatori di organi - scrivono dall'Asl 11 - per il loro quotidiano impegno nel promuovere attività di informazione e di sensibilizzazione su questi argomenti, quali Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti e cellule), Aned (Associazione Nazionale EmoDializzati), Vite (Volontariato Italiano Trapiantati Epatici)".