Attualità

Polo della disabilità, il pensiero di Shalom

Il Movimento ha inviato una lettera a diverse autorità regionali esprimendo alcuni dubbi: "Non rispecchia le esigenze delle persone con autismo"

Ecco la lettera che il Movimento Shalom ha inviato alle autorità ragionali, come il governatore Enrico Rossi e l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, in merito al progetto di realizzazione del polo della disabilità nella zona Terrafino a Empoli.

Il Movimento Shalom che ha come obiettivo principale la tutela dei diritti di ogni essere umano in ogni latitudine della terra e che profonde sul nostro territorio toscano i valori della pace, della giustizia e della libertà compiendo azioni di solidarietà ad ampio raggio, promuovendo opera di umanizzazione per contrastare l’indifferenza e l’egoismo. Nel quarantennale della Legge Basaglia esprime il pieno consenso all’abolizione di strutture sanitarie e sociali permanenti che isolano le persone con disagio mentale limitando la loro inclusione nel contesto della vita ordinaria propria di tutti i cittadini e ledendo il diritto di ciascuna persona affetta da autismo ad avere una vita piena, autodeterminata e libera in rapporto al proprio progetto di vita secondo i propri desideri e le singole aspirazioni.

L’obiettivo primario di una società pienamente libera e civile è quello di garantire alla parte più debole di essa progetti di vita che prevedano: integrazione, condivisione e anche autonomia.

Il Movimento Shalom si affianca alle Associazioni per l’autismo in Toscana per sollecitare soluzioni più confacenti ai bisogni della persona autistica nell’ambito della propria comunità e a contatto con le proprie reti familiari e sociali in modo che sia sempre più evidente il principio dell’uguaglianza, della dignità e della libertà dell’uomo.

Invitiamo le Istituzioni in oggetto a riflettere ulteriormente, insieme alle associazioni specifiche di settore e a coloro che sono sensibili e attenti a dette problematiche per trovare soluzioni più adeguate al diffuso e complesso mondo delle persone affette da disagi mentali soprattutto quando viene a mancare il supporto della famiglia.

Ci permettiamo di esprimere forti dubbi sulla realizzazione del polo della disabilità in località Terrafino a Empoli che pur essendo apprezzabile nella sua struttura architettonica, non ci sembra pienamente corrispondente alle esigenze delle persone con autismo, alle quali verrebbe a mancare l’elemento primario delle integrazioni e relazioni affettive e sociali con il loro mondo d’origine. Gli altri loro diritti: abitazione, istruzione, sanità e lavoro meglio se garantiti dalle scelte politiche dei Comuni di appartenenza, per la prossimità e la naturale appartenenza in quanto cittadini da loro amministrati.

Non mancano progetti positivi, né esperienze diffuse sul nostro territorio regionale, nazionale e il molti paesi dell’Europa che potrebbero ispirare alternative percorribili.

Con il rispetto verso le Istituzioni e lo spirito di collaborazione che ci distingue da sempre, vi invitiamo a ripensare il polo della disabilità del Terrafino e ad individuare soluzioni adeguate che esaltino il valore della persona umana e dei suoi diritti secondo la tradizione e lo spirito della nostra regione toscana.