Attualità

Prefetti e sindaci del Cuoio uniti contro le mafie

Incontro nel Comprensorio del Cuoio, scosso di recente dall'operazione "Vello d'Oro", alla vigilia dell'anniversario della strage di Capaci

Ieri mattina, alla vigilia dell’anniversario della strage di Capaci, si è svolto un importante incontro concordato tra i sei sindaci dei comuni del Comprensorio del Cuoio - Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli in Val d’Arno, San Miniato, Santa Croce sull’Arno e Santa Maria a Monte - e i prefetti di Firenze, Laura Lega, e di Pisa, Giuseppe Castaldo, per approfondire le tematiche legate al contrasto alle infiltrazioni mafiose nel distretto industriale di Santa Croce sull’Arno

L’incontro è stato convocato a seguito della lettera che i primi cittadini avevano inviato nei giorni scorsi ai prefetti, subito dopo aver appreso le notizie sull’operazione antimafia denominata Vello d’Oro.

Nell’incontro, i prefetti hanno ribadito come da parte delle strutture che dirigono ci sia da sempre una sensibilità particolare verso questo tema e che venga svolto un lavoro costante, spesso nell’ombra, per contrastare ogni fenomeno malavitoso. C’è quindi la massima attenzione su questo territorio a cavallo delle province di Firenze e Pisa che vede migliaia di imprese lavorare in settori strategici del Made in Italy, come quello della pelle e della calzatura. E’ stata inoltre ufficializzata la partecipazione delle due prefetture al prossimo Tavolo di Distretto che si terrà a metà giugno insieme a tutti gli attori del territorio, dagli enti locali alle associazioni di categoria passando per imprenditori e sindacati.

“E’ stato un incontro positivo e fruttuoso – hanno commentato i sindaci – nel quale abbiamo invitato i prefetti al nostro tavolo di Distretto. Abbiamo ricevuto anche ampie rassicurazioni sull’incessante impegno a garanzia del nostro tessuto economico. Nessun territorio in Italia è immune da infiltrazioni mafiose ma se lavoriamo tutti con particolare attenzione alla prevenzione, rafforzando la consapevolezza dei rischi che sono presenti in questo momento di crisi, possiamo difendere la nostra imprenditoria e un tessuto produttivo, quello del Comprensorio del Cuoio, che ha già dato prova di grande coesione. In questa fase più che mai occorre tenere gli occhi ben aperti costituendo una rete di legalità che metta al centro lavoratori e imprenditori, sono loro le nostre antenne sul territorio”.