Il suo primo incarico lo ha avuto presso un’agenzia al servizio
      della CIA. Oggi, è docente all’Università di Harvard (Boston) che
      lo ha voluto per coordinare e approfondire le sue ricerche sul
      potenziamento delle funzioni cognitive attraverso stimolazioni non
      invasive. Un ambito di ricerca che punta a dimostrare come sia
      possibile migliorare l’intelligenza e le capacità logiche della
      mente umana. 
      
      Questo il biglietto da visita di Emiliano Santarnecchi, 37 anni,
      che ha ricevuto questa mattina nella sala cerimonie del Municipio
      il riconoscimento di “Talento castellano” dal Sindaco, Alessio
      Falorni. 
      
      Una bella storia, quella di Emiliano, iniziata alcuni anni fa con
      un dottorato di ricerca all’Università di Siena (tappa ineludibile
      per qualsiasi aspirante ricercatore) dedicato all’approfondimento
      di questo tema, che spazia dal miglioramento delle funzioni
      cognitive di base, come i livelli di attenzione e di coordinamento
      viso-motorio, a quelle più complesse, come le abilità logico
      matematiche e il linguaggio. Un tema destinato a suscitare
      interesse negli USA e in modo particolare da parte dello IARPA 
      (Intelligence Advanced Research Projects Activity), una delle
      agenzie al servizio della ben più nota Central Intelligence Agency
      (CIA).
      
      Sull’onda di alcuni studi pubblicati su alcune testate
      internazionali, Emiliano Santarnecchi approda quasi subito negli
      Stati Uniti, dove gli spalancano le porte, mettendo a sua
      disposizione risorse e mezzi. Impensabile proseguire le sue
      ricerche in Italia, dove l’Università sconta alcuni limiti che
      purtroppo ostacolano la valorizzazione di molti talenti.
      
      “In Italia – ha dichiarato Emiliano Santarnecchi in una recente
      intervista – non sembra esserci la cultura dell’essere scienziato.
      Lo stipendio è basso, così come le prospettive di diventare
      professore sono poche. Il sistema italiano è molto rigido e uno su
      mille ce la fa. Il posto fisso arriva dopo 20 anni e dover pensare
      al rinnovo dello stipendio ogni anno non aiuta a concentrarsi e a
      lavorare bene”.
      
      Oggi, Emiliano Santarnecchi è professore ad Harvard: ogni due o
      tre mesi torna in Italia perché è co-direttore del laboratorio
      dove ha fatto il dottorato (Università di Siena), ma il suo futuro
      – ormai – sembra proiettato negli USA. 
      
      “Ho voluto consegnare questo riconoscimento a Emiliano –
      sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – per i suoi meriti
      indiscussi, che ne fanno un ricercatore molto apprezzato in Italia
      e all’estero, ma anche per ricordare ancora una volta quanti
      giovani e menti brillanti vengono formati nelle nostre Università,
      salvo poi non essere in grado di poterli inserire come
      meriterebbero nel nostro paese. Non un riconoscimento dal sapore
      campanilistico, dunque, ma un plauso a una delle nostre
      “eccellenze” sul versante della ricerca medica, uno dei settori su
      cui dovremmo investire di più”.