Oltre che a Matteo Renzi la lettera è stata inviata al ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi, al ministro dell’economia e delle finanze Pietro Carlo Padoan e ai sottosegretari Delrio, Baretta e Bressa.
Insieme a Barnini hanno firmato anche altri primi cittadini e sindaci di Città Metropolitane come Dario Nardella, Luigi de Magistris, Marco Doria, Ignazio Marino, Virginio Merola, Federico Pizzarotti.
In questa lettera l’associazione dei Comuni e il suo presidente Fassino hanno elencato tutti i temi che ancora aspettano risposta: la restituzione del fondo compensativo di 625 milioni, per evitare sul 2015 un minor gettito rispetto allo scorso anno, essendo il fondo previsto nel 2014 ed essendo però la local tax rinviata al 2016; la traduzione in norma di legge dell’intesa sancita in Unificata sulla finanza locale; un nuovo regime Imu sui terreni agricoli montani che si basi sui dati a consuntivo, perché nei piccoli enti anche uno scarto minimo tra gettito presunto e gettito reale può far saltare i bilanci; l’adozione delle norme di semplificazione ordinamentale già concordate ma saltate al Senato quando fu riscritta la legge di stabilità.
Nella missiva si richiama l’attenzione anche sull’assoluta criticità in cui versano le nuove Città Metropolitane che sono gravate di un taglio oneroso dovendo peraltro rispettare tutti gli impegni dei precedenti enti.
"La Città Metropolitana – ha spiegato il vicesindaco di quella fiorentina Brenda Barnini – deve garantire servizi essenziali ai cittadini: su tutto manutenzione di strade e scuole. Garantire le risorse è basilare."
Nella lettera i sindaci chiedono un incontro urgente al presidente Renzi per raggiungere un nuovo assetto della finanza locale che affermi l’autonomia, la centralità e la responsabilità di Comuni e Città Metropolitane, affinché i sindaci accompagnino con spirito di innovazione e coesione istituzionale le riforme alla base del cambiamento del Paese.