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‘Due vite e una palla a spicchi’

Nuovo appuntamento con la rassegna 'Essere campioni è un dettaglio', venerdì 8 Maggio agli Agostiniani. Ospiti Mabel Bocchi e Massimo Iacopini

Mabel Bocchi è stata una delle migliori giocatrici europee per diverse stagioni, nella sua carriera ha vinto otto scudetti italiani e unaCoppa dei Campioni

Al Campionato mondiale del 1975 fu eletta miglior giocatrice del torneo, oltre ad essere la migliore realizzatrice. Ha collezionato 121 presenze in Nazionale. 

Massimo Iacopini, empolese, ha iniziato la propria carriera all'USE Empoli, per poi trasferirsi a 17 anni a Bologna, sponda Fortitudo, dove ha iniziato la carriera professionistica nel 1981-1982. Dopo quattro anni è arrivato il trasferimento alla Benetton Treviso dove è rimasto dieci stagioni, diventando capitano del primo scudetto e vincendo tre Coppe Italia ed una Eurocup. Iacopini è tutt'ora il leader tutti i tempi per punti segnati. Ha vestito 105 volte la maglia della Nazionale Italiana in tre diversi Campionati Europei. 

Il ciclo ‘Essere campioni è un dettaglio’ proseguirà poi nella prossima settimana, venerdì 15 maggio, sempre alle 21, con il giornalista di Repubblica Benedetto Ferrara, voce dissonante nel coro vociante e inconsistente degli specialisti di moviola e gossip, che ha trasformato la passione per la Fiorentina in una professione, svolta però all’insegna dell’ironia e del sorriso. Chiude il 12 giugno Giovanni Galli con l’incontro ‘Per un campione le partire non finiscono mai’. Ex portiere della nazionale, di Fiorentina, Milan e Napoli, ha vinto tutto con Antognoni, Baresi, Van Basten e Maradona, cui la vita ha riservato dopo la fine della carriera le prove più difficili da superare, come la morte del figlio adolescente in un incidente stradale.

Essere campioni è un dettaglio è la rassegna sullo sport promossa dal Comune di Empoli, realizzata dall’ASEV. Nata nel 2012, nel quadro delle manifestazioni dell’estate empolese, l’iniziativa è ora inclusa nelle attività della biblioteca “Fucini”. Obiettivo dell’iniziativa è usare lo sport come input per parlare di valori, sentimenti e principi che paiono fuori moda. Per questo, ci si affida al racconto dei campioni e delle campionesse del passato e all’estro e al rigore di scrittori e studiosi dello sport.