Don Luigi Merola, sacerdote ed insegnante noto per la sua opera di sensibilizzazione contro la criminalità organizzata, più volte minacciato di morte dalla Camorra, ha incontrato gli studenti della scuola media statale Busoni-Vanghetti.
Lunedì scorso il prete napoletano, autore fra gli altri del libro La Camorra Bianca, riflessioni ad alta voce di un prete scomodo, ha raccontato la sua esperienza sul campo a ragazze, ragazzi e docenti. Una realtà cruda, drammatica, raccontata con un linguaggio vicino ai giovani, con un tono leggero, carico di speranza e positività. Don Luigi è riuscito così nell'intento di coinvolgere gli studenti, di suscitare interrogativi e riflessioni sulla legalità. Hanno corredato la conferenza alcuni video sulla "Voce d'è creature", centro di recupero minorile fondato dallo stesso Merola: immagini di impegno, dedizione e fiducia che hanno profondamente colpito gli allievi. Tante le domande emerse sul passato di don Luigi, sul suo coraggio, sulla sua fede, sui duri anni passati sotto scorta, sulla difficile realtà che si è trovato a vivere e combattere, ma anche sul grande entusiasmo che instancabilmente dedica all'educazione dei giovani.
Consapevole del ruolo essenziale che le famiglie svolgono nell'educare i ragazzi, don Luigi si è proposto di incontrare nel pomeriggio, sempre presso l'Auditorium Vanghetti di via Liguria, babbi e mamme che quotidianamente si trovano a rapportarsi con figli adolescenti. Il valore del dialogo, della condivisione, del buon esempio hanno guidato le numerose famiglie presenti a riflettere sul fatto che "genitori non si nasce, ma si diventa".
Gli incontri di lunedì, nell'ambito delle giornate sulla Legalità sostenute dalla scuola Busoni Vanghetti, hanno creato una sinergia positiva e, come direbbe don Luigi, hanno sicuramente lasciato un seme di speranza in tutti i presenti.