Attualità

Bene la mobilitazione sui diritti civili

La senatrice Laura Cantini plaude ai sindaci dell’Empolese Valdelsa che parteciperanno alla manifestazione: "Da tempo attendiamo una buona legge"

La senatrice Laura Cantini plaude ai sindaci dell’Empolese Valdelsa, che sabato prossimo 23 gennaio parteciperanno alla manifestazione #SVEGLIAITALIA, organizzata in piazza della Repubblica a Firenze, organizzata da diverse associazioni nazionali a sostegno del DDL Cirinnà sulle unioni civili, su cui si attende la discussione in Senato.

"Tra pochi giorni affronteremo in Parlamento, iniziando dal Senato, la legge sulle unioni civili e sono felice della presa di posizione dei sindaci dell'empolese Valdelsa a sostegno della iniziativa parlamentare che come PD, non da soli, stiamo portando avanti in Parlamento. Questa iniziativa ci aiuta e ci sprona ad andare avanti. Ancora una volta la nostra area si caratterizza per coesione, coraggio e lungimiranza".

E’ un appuntamento importante perché in Italia servono riforme e atti concreti in tutti i campi, anche in quello dei diritti civili. Infatti l'Italia negli ultimi venti anni si è fermata a causa di veti incrociati e leggi che non hanno consentito una reale governabilità. Il paese si è bloccato e in tanti campi siamo divenuti il fanalino di coda in Europa. Ecco perché oggi bisogna superare lo stallo e passare dalle parole ai fatti.

Il testo che arriva in aula è il frutto di un lungo lavoro di mediazione e di limatura, per evitare che anche questa volta la discussione diventi, come solo in Italia avviene, occasione per conflitti e guerre di religione.

Purtroppo la discussione di questi ultimi giorni pare prendere proprio questa brutta piega. Infatti tutto il dibattito si sta accanendo su un punto della legge, quello che riguarda la possibilità di adozione del figlio legittimo del partner. Cioè riconoscere con lo strumento giusto, quello della legge, un diritto che oggi viene contemplato in tutta Europa e praticamente anche in Italia a tutte le coppie che ricorrono al giudice. Cioè la norma che abbiamo scritto nel cosiddetto testo Cirinnà sulla stepchild adoption è già una mediazione: infatti non si riconosce a queste coppie la possibilità di ottenere l’assegnazione dei bimbi posti in adozione.

Inoltre la legge non modifica le norme sulla maternità surrogata, queste pratiche sono e restano vietate in Italia dalla legge 40. Sono pratiche a cui ricorre una piccolissima minoranza di coppie andando all’estero, e tra l’altro prevalentemente eterosessuali.

Perciò, nessuno scontro tra laici e cattolici, ma solo la volontà di consentire che i diritti più elementari, come quelli della assistenza e della cura, possano essere goduti da tutti e in particolare dai bambini così come i doveri possano essere estesi a tutti coloro che svolgono funzioni genitoriali".