Attualità

Comparto edilizio, due anni di agevolazioni

Ventiquattro mesi agevolati per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione. La misura serve per incentivare il rilancio del settore

ll Comune di Empoli, nell'ultima seduta del Consiglio Comunale del 2017 conferma le agevolazioni per rilanciare il comparto edilizio e il suo indotto e allo stesso tempo favorire la riqualificazione della città nei suoi centri storici e non solo, nell’ottica di incentivare imprenditori e privati che vogliono investire nel recupero e nel miglioramento del patrimonio edilizio esistente. Il provvedimento, avviato a titolo sperimentale dalla Giunta Barnini nel 2014, durerà per ulteriori due anni fino alla fine del 2019. La delibera è stata votata a favore dalla maggioranza (Partito Democratico e Questa è Empoli), astensione per l’opposizione.

Numeri. Le riduzioni degli oneri di urbanizzazione vanno da un minimo del 10 per cento per interventi (frazionamenti, cambi d’uso, sostituzioni, etc…) su tutto il patrimonio edilizio esistente e in tutto il territorio comunale con destinazione d’uso finale produttiva (industriali, artigianali e commerciale all’ingrosso), a uno ‘sconto’ del 40 per cento per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente riguardanti immobili con destinazione d’suo finale residenziale, direzionale, turistica e commerciale. La punta di riduzione percentuale raggiunge l’80 per cento nelle aree rurali di tutto il territorio comunale, per il restauro e la ristrutturazione degli immobili agricoli di valore storico-architettonico (categoria 1,2,3). mentre per gli interventi che comportano la perdita di destinazione d’uso rurale di edifici privi di grado di protezione, la riduzione è confermata al 20 per cento del coefficiente tabellare che passa dallo 0.9 allo 0.72.

Obiettivi. La diminuzione degli oneri di urbanizzazione rappresenta uno stimolo per provare a intercettare investimenti imprenditoriali sul territorio del Comune di Empoli. Il provvedimento si rivolge a interventi di restauro e risanamento, ristrutturazione edilizia e urbanistica, sostituzione edilizia, manutenzione straordinaria purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e sia mantenuta l’originaria destinazione d’uso, e come detto anche interventi che prevedono il cambio di destinazione d’uso, con perdita della destinazione rurale.