Cultura

I 130 anni di isolamento

Una mostra che si inaugura domani e che ci porta indietro a conoscere la storia di Villa dell'Ambrogiana, storica dimora dell'ospedale psichiatrico

Si inaugura sabato 8 ottobre alle 11 presso la saletta soci del Centro Coop di Empoli “130 anni di isolamento”, una mostra che ci restituisce l'immagine della Villa dell'Ambrogiana, grazie alla volontà del Circolo Arci Il Progresso e della sezione soci coop di Empoli, in occasione delle manifestazioni del 60° anniversario dell'alluvione.

Interverranno alla inaugurazione della mostra Francesca Martini, presidente sez. soci Coop Empoli, Sergio Innesti, Vicepresidente Circolo arci “Il Progresso” di Montelupo, Riccardo Manetti, responsabile del servizio assetto del territorio del Comune di Montelupo.
L’Arno è da sempre, da più di quattro secoli, lo scenario della Villa che, con una ubicazione privilegiata sulle vie di comunicazioni con Pisa, rimane l'unica residenza Medicea con ambientazione fluviale , come testimonia la stampa settecentesca di Giuseppe Zocchi.
La mostra illustra 130 anni di isolamento, poiché pochi hanno avuto l'onore di entrarci: l'isolamento è il leitmotiv che ha sempre contraddistinto questa bellissima struttura adibita prima a carcere, poi a manicomio criminale e infine a ospedale psichiatrico giudiziario. Un tesoro nascosto che è rimasto un'entità staccata dalla realtà di Montelupo, un corpo estraneo che mai si è fuso ed ha arricchito il territorio e a cui mai i cittadini hanno pensato come a una risorsa o anche come una meta culturale:la destinazione e i tanti divieti hanno prodotto questa assenza di considerazione nella mente degli abitanti del territorio.

Proprio in occasione dell'imminente smantellamento dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di cui ormai si parla, la mostra acquista un particolare significato: uscire dall'isolamento e essere visibile agli occhi di tutti nella sua interezza non solo attraverso la ricostruzione della struttura e di tutte le sue modifiche succedutesi nel tempo con pannelli con immagini e notizie, ma anche spazio alla suggestione creata con mezzi tecnologici.
Con l'aiuto di questi trucchi si svela la villa con i due ingressi finalmente liberi dalle mura, a "mezzogiorno" e a "tramontana"e appare nuda e bella come l'occhio umano oggi non la può vedere.
Da queste inevitabili suggestioni parte l'invito degli organizzatori della mostra a immaginare, pensare, sognare, progettare un ruolo e una destinazione a questa struttura che ciascuno deve iniziare a pensare più parte del nostro territorio e a vedere come una risorsa.
La mostra rimarrà allestita presso la galleria del Centro Coop di Empoli fino al 14 ottobre.