Attualità

I ragazzi di Avane vicini a quelli di Corviale

Dopo un atto intimidatorio, il Centro Giovani e il Calciosociale empolesi si stringono alla comunità romana che avevano visitato all'inizio del mese

Un momento dell'evento a Roma

"Esprimiamo tutta la nostra vicinanza, dopo l'attentato alla legalità al campo dei miracoli, alla comunità Calciosociale di Corviale. Il Centro Giovani Avane e il suo Calciosociale vogliono essere vicini a quei ragazzi, ragazze, uomini, donne e famiglie che compongono la comunità, che poco più di una settimana fa ha ospitato per tre giorni al campo dei miracoli i nostri ragazzi. Proprio in questa occasione ci hanno regalato emozioni, dato speranze e motivazioni per il futuro, riflettendo proprio sulla legalità, sul senso civico e sull'impegno dei giovani". Questo il messaggio dei ragazzi empolesi a quelli romani, dopo la notizia dell'atto intimidatorio compiuto nei confronti della comunità. I due gruppi si erano incontrati a Roma nei primi di novembre in occasione dell'evento legato al progetto "La prima parola è impegno" che ha toccato proprio i temi della responsabilità, della legalità e dell'impegno civico dei giovani.

"Mandiamo quindi, questo metaforico abbraccio alla comunità di Corviale - dicono ancora dla Centro giovanile di Avane -, invitandoli ad andare avanti e a non piegarsi a queste provocazioni. Siamo sicuri che loro non lo faranno e noi stiamo con loro".

Solidarietà anche dal Comune. "Anche io esprimo la mia vicinanza ai volontari del calcio sociale di Corviale, che hanno subito un atto intimidatorio gravissimo - ha aggiunto l'assessore allo sport di Empoli Fabrizio Biuzzi che sabato scorso ha accompagnato i ragazzi di Avane alla tre giorni romana -. L'auspicio è che non si lascino scoraggiare e continuino nella loro opera a servizio di un quartiere che ha bisogno che ci siano persone come loro".